Fenomeno italiano in norvegese – NRK Urix – Notizie e documentari esteri

In Italia un libro su questa organizzazione criminale ha venduto più di un milione di copie. Ora è stato tradotto in norvegese.

Un desiderio estremo di violenza

Il libro descrive un business che permea la comunità locale, opera nell’economia globale ed è sostenuto da una violenza brutale.

“Gomorra”, come viene chiamato il libro in norvegese, descrive un mondo di estrema violenza e un mondo con un estremo desiderio di violenza, spiega il traduttore e specialista di letteratura Jon Rognlien, ospite a Søndagsavia su NRK P2.

Ascoltare:


Jon Rognlien in Søndagsavisa


(L’articolo continua sotto l’immagine)

La camorra si occupa della raccolta dei rifiuti a Napoli.

Foto: MARIO LAPORTA/AFP

Il libro è diventato un fenomeno letterario in Italia, anche se non è un romanzo, ma un documentario giornalistico. L’autore stesso, Roberto Saviano, è un giovane giornalista arrabbiato cresciuto nella regione della camorra e che ha sentito le devastazioni della mafia sul suo corpo.

Taglierina per parti del corpo

Rognlien descrive un desiderio estremo di terrorizzare i suoi nemici, perché non è necessario ucciderne tanti, basta uccidere qualcuno in modo tale che gli altri capiscano che qui bisogna sottomettersi.

Saviano scrive che i Cammora usano i corpi come una mappa su cui scrivono messaggi. Possono disegnare sui corpi, ad esempio tagliando un orecchio se le persone ascoltavano, cavando gli occhi se vedevano qualcosa o disegnando una croce sulla bocca.

E poi lasciano i corpi per strada affinché tutti possano vederli, e poi danno un messaggio ad altri che potrebbero pensare di fare lo stesso.

– Un po’ come un siluro, se rompiamo le ginocchia a uno, significa che gli altri sono più disposti a pagare, spiega Rognlien.

Ispirato dai film

Anche la camorra fa parte dell’economia globale, dove si scambiano merci soprattutto con i paesi ex comunisti dell’Europa orientale.

Soprani

La famiglia Soprano è fonte di ispirazione per alcuni membri della camorra.

Foto: HBO

Film come Il Padrino, Scarface e I Soprano spesso servono come fonti di ispirazione per i membri della mafia e il mondo immaginario è spesso più reale della realtà.

– Sono soprattutto i giovani aspiranti mafiosi ad amare questi film, dice Rognlien. Ad esempio, tengono le armi inclinate, quindi non colpiscono correttamente e provocano molti danni..

Anche i boss mafiosi costruiscono ville che assomigliano a quelle dei film e amano citare i film per temprarsi. Il libro ne fa un grosso problema e mette in ridicolo la cultura mafiosa.

L’autore attualmente beneficia della protezione della polizia e vive nascosto.



04.05.2008, ore 13:38

Ulisse Bellucci

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