In una lettera di Giorgia Meloni a Olaf Scholz, il primo ministro italiano scrive al collega tedesco di essere “sorpreso” che la Germania doni ingenti somme di denaro alle ONG che agevolano i migranti in Italia e nel Mediterraneo.

La lettera che Meloni ha inviato sabato a Scholz è stata pubblicata lunedì da Corriere della Sera.

“Caro Olaf” presenta la Meloni con formale cordialità, ma tra le righe si percepisce una notevole irritazione da parte del premier italiano:

“È con stupore che ho appreso che il vostro governo, senza coordinamento con il governo italiano, ha deciso di concedere un significativo sostegno finanziario alle ONG che accolgono migranti clandestini in Italia o svolgono operazioni di salvataggio nel Mediterraneo”.

In pratica, accusa la Germania di ingerenza inappropriata negli affari italiani e praticamente chiede ai tedeschi di attenersi ai propri:

Il primo punto di accusa della Meloni è perché la Germania non si adopera invece per aiutare i migranti “sul suolo tedesco piuttosto che in Italia”.

Con il sostegno delle ONG del Mediterraneo, la Germania sta invitando a venire più migranti, ritiene Meloni:

“È noto che la presenza delle ONG in mare ha come diretta conseguenza la partenza di un maggior numero di imbarcazioni inadatte alla navigazione, il che non solo si traduce in un aggravio di oneri per l'Italia, ma aumenta anche il rischio di ulteriori tragedie al mare.”

La pressione migratoria è ormai formidabile e servono “soluzioni strutturali”, scrive Meloni.

Il Primo Ministro italiano – che ha mantenuto uno stile insolitamente sobrio e istituzionale sin dalla sua vittoria elettorale esattamente un anno fa – inizialmente si è astenuto dal parlare apertamente della questione delle ONG. Non lo hanno fatto né il leader della Lega, Matteo Salvini, né il ministro della Difesa Guido Crosetto (FdI), ritenendo entrambi poco amichevole il comportamento della Germania.

La lettera della Meloni a Scholz, in quella che si preannuncia una crisi diplomatica tra Italia e Germania, si chiude con l'invito a un incontro chiarificatore. Un'occasione si presenta anche quando giovedì il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani (FI) visiterà la Germania, dove intende chiedere spiegazioni.

Nel panorama europeo, una possibile data per ulteriori chiarimenti è il prossimo Consiglio Ue del 5 ottobre.

La prima risposta da parte tedesca è brevissima: “Ci sarà una risposta alla lettera”, scrive il Corriere della Sera.

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