Il Parlamento europeo sospende i negoziati sull’accordo sull’asilo

La settimana scorsa migliaia di migranti e richiedenti asilo sono arrivati ​​sulla piccola isola italiana di Lampedusa. Qui molti di loro vengono sbarcati dalla guardia costiera italiana. Foto: NTB/AP

Di NTB | 20/09/2023 14:52:40

Politica: Il Parlamento europeo ha deciso mercoledì di interrompere i cosiddetti negoziati del trilogo con il Consiglio dei ministri su diversi aspetti della riforma in materia di asilo e migrazione.

I paesi dell’UE non hanno ancora raggiunto un accordo su un pilastro importante dell’accordo, vale a dire il meccanismo di regolazione delle crisi.

Ciò ridurrà la pressione su alcuni paesi in caso di crisi, come avviene attualmente in Italia a Lampedusa. Solo la settimana scorsa sono arrivati ​​quasi 10.000 migranti.

– Finché il Consiglio non raggiungerà un accordo sulla sua posizione negoziale, sarà impossibile avviare un dialogo tra le nostre due istituzioni al fine di raggiungere una soluzione, scrive il Parlamento in un comunicato stampa.

Giovedì della prossima settimana i ministri della Giustizia dell’UE si incontreranno per la prima riunione del Consiglio dei ministri dell’autunno. Il caso dell’asilo è in cima l’ordine del giorno.

La proposta di riforma dell’asilo è stata presentata dalla Commissione Europea nel settembre 2020. Per essere attuata deve essere adottata sia dal Parlamento Europeo che dal Consiglio dei Ministri. Prima delle decisioni si svolgono i negoziati di trilogo tra le due parti e la Commissione europea, durante i quali viene sviluppato il progetto di legge stesso.

Si prevede che i negoziati saranno completati entro febbraio del prossimo anno. Sarà poi il momento di adottare formalmente la riforma prima dell’inizio delle elezioni per un nuovo parlamento e una nuova commissione nel giugno 2024.

Ciò vale in particolare per il meccanismo di regolamentazione delle crisi, che obbliga gli Stati membri a fornire assistenza ai paesi che si trovano ad affrontare arrivi di asilo improvvisi o di massa. I paesi che non vogliono accogliere i richiedenti asilo devono pagare.

Polonia e Ungheria si opposero ostinatamente.

Germania e Paesi Bassi, da parte loro, hanno bloccato le proposte secondo cui i paesi che attraversano una “crisi dell’asilo” potrebbero sospendere il monitoraggio dei migranti, secondo Politica.

Quando il Parlamento europeo ora preme il pulsante pausa, è per fare pressione sul Consiglio affinché accetti, ha detto a NTB un portavoce del Parlamento.

All’inizio di quest’anno è stato raggiunto un accordo sulle grandi linee della riforma. Ma restano gli ultimi elementi – e i più difficili.

(©NTB)