Ancora nessuna risposta sulle cause della tragedia del bus in Italia
Resta un mistero cosa abbia provocato l’incidente mortale in cui un autobus turistico è uscito martedì sera da un ponte autostradale vicino a Venezia, dice il sindaco di Venezia.
Almeno 21 persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite quando l’autobus si è schiantato contro una barriera, è caduto a 15 metri da un ponte ed è esploso in fiamme fuori dalla città di Venezia.
Tra i morti c’era l’autista dell’autobus, un italiano di 40 anni, noto secondo i colleghi per il suo lavoro professionale.
– Non capiamo come ciò possa accadere, ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
La Procura ha aperto un’indagine sull’incidente mortale e le autorità italiane sperano che le immagini di sorveglianza del ponte stradale possano far luce sulle cause della tragedia.
Si ipotizza se l’autista dell’autobus abbia perso il controllo a causa di uno svenimento, ma le autorità affermano che stanno ancora indagando su altre possibilità.
Anche una telecamera installata sull’autobus potrebbe aver registrato l’incidente e i soccorritori lo stanno ancora cercando tra i rottami bruciati.
L’autobus era elettrico e l’autista aveva diversi anni di esperienza al volante. Il pullman appartiene alla compagnia La Linea Spa e viaggiava tra il centro storico di Venezia e un campeggio a Marghera.
Il direttore generale della compagnia di autobus, Massimo Fiorese, ha detto alla Rai che la videosorveglianza dal ponte stradale mostra che l’autobus ha tentato di frenare prima dell’incidente.
Dei morti finora sono state identificate solo nove persone, secondo il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Le autorità dicono che potrebbe volerci del tempo per identificare tutti i morti. Gli ospedali del Veneto stanno curando gli altri 15 feriti nell’incidente, alcuni dei quali sono stati ricoverati in terapia intensiva.
Tra i morti ci sono cittadini di Ucraina, Germania, Spagna, Austria, Francia e Croazia. Morirono anche due bambini.
Mercoledì le bandiere davanti agli edifici governativi sono a mezz’asta in ricordo dei defunti.
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