Il politico e neurologo Olivier Véran ritiene che le modelle estremamente magre esaltino l'anoressia. Propone una pena detentiva o una multa di 650.000 corone norvegesi per coloro che utilizzano modelli sottopeso sulle passerelle e nelle campagne pubblicitarie.
Veran ritiene che le modelle debbano presentare un certificato medico attestante che hanno un BMI superiore a 18. Ciò significa che le modelle alte 175 centimetri devono pesare almeno 55 chili.
– È inaccettabile promuovere la malnutrizione e sfruttare commercialmente le persone che mettono a rischio la propria salute, dice Veran Il parigino.
Morte per anoressia
I disturbi alimentari tra le modelle sono diventati seriamente all'ordine del giorno quando la modella francese Isabelle Caro si è lasciata fotografare mentre soffriva di anoressia. Caro morì all'età di 28 anni a causa della malattia.
– Deve essere presente un BMI soddisfacente. Anche i siti web che incoraggiano le ragazze a perdere peso dovrebbero essere vietati, afferma Veran Il parigino.
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– La prigione potrebbe essere un po' drastica
– È una buona misura imporre una multa. Il carcere potrebbe essere un po' drastico, dice Eivor Øvrebø in Team Models a proposito della legge francese.
Ma Øvrebø, la madre modella della più grande agenzia di modelle norvegese, non è convinta che il BMI sia la giusta unità di misura per valutare la salute generale delle modelle.
– Grido a gran voce evviva per aver lasciato cadere modelli sottili come chiodi. Ma ci sono anche ragazze e ragazzi che sono magri ma non malati. Non è bene rifiutare loro di sfilare in passerella.
Positivo in Svezia
L'agenzia di modelle Elite in Svezia accoglie la proposta a braccia aperte.
– Sarebbe stato fantastico averlo in Svezia, è sicuramente una buona cosa. Combattiamo costantemente con i clienti che desiderano modelli stretti, afferma Ida Bobbo, booker di modelli presso Elite Stockholm. Radio svedese.
Diversi paesi hanno leggi simili, tra cui Italia, Spagna e Israele. Ma la madre modello Øvrebø ritiene che questo non abbia nulla a che fare con il Paese, sia un problema generale del settore.
– Questo è un problema a Parigi, Londra e New York, dice Øvrebø a NRK.
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