Mercoledì, l’Union Cycliste Internationale (UCI) ha proposto a comunicato stampa dove hanno detto che Quintana è stata squalificata dalla gara dopo aver trovato tracce dell’antidolorifico tramadolo nei campioni prelevati lungo il percorso.
La sostanza non è nell’elenco del doping, ma è vietata nelle competizioni per proteggere la sicurezza e la salute dei corridori in relazione agli effetti collaterali, ha scritto l’associazione.
Sul suo Account Twitter il colombiano risponde duramente.
“Sono rimasto sorpreso dall’annuncio da parte dell’Uci di un’infrazione per l’uso di tramadolo. Sono completamente all’oscuro dell’uso di droghe e nego di averne mai fatto uso nella mia carriera”, ha scritto.
Vai alla Vuelta
“Con il mio team di avvocati dimostreremo la mia innocenza”, tuona e specifica che parteciperà alla Vuelta a España che inizierà a fine settimana.
“Darò tutto per la mia squadra e per i miei tifosi”, conclude.
Tramadol è stato bandito dal ciclismo competitivo dal 2019. Quintana ha presentato due campioni di sangue contenenti la sostanza durante la gara di quest’anno e l’associazione scrive inoltre che di conseguenza perde il sesto posto assoluto. Era a poco più di 16 minuti dal vincitore Jonas Vingaard.
può fare ricorso
La decisione può essere impugnata dinanzi al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) entro i prossimi dieci giorni. Quintana non è escluso da ulteriori competizioni in quanto è la sua prima infrazione.
Il colombiano ha molte posizioni di testa al Tour de France nella sua carriera. È arrivato secondo nel 2013 e nel 2015 e terzo nel 2016. Sesto quest’anno è stato il suo miglior piazzamento assoluto in gara da allora.
Ha vinto il Giro d’Italia assoluto nel 2014.
(© NTB)
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