Ricercatori indiani hanno trovato quello che credono essere il primo caso registrato di Chondrostereum purpureum (fungo d’argento) che infetta un essere umano, secondo un rapporto in Medical Mycology Case Reports.
“I metodi convenzionali (microscopio e coltura) non sono riusciti a identificare il fungo. Solo con il sequenziamento si potrebbe rivelare l’identità di questo insolito agente patogeno”, scrivono i ricercatori, e continuano:
“Il fatto che le malattie animali e umane possano essere causate da agenti patogeni delle piante è una nuova convinzione che solleva seri interrogativi sulla propensione che tale infezione si verifichi in individui sani e immunocompromessi”.
E:
“Se i funghi possono aggirare il percorso attraverso la fagocitosi [opptakelse i celler] e sono in grado di eludere il sistema immunitario dell’ospite, possono affermarsi come patogeni umani [sykdomsstoffer].”
Temperatura corporea tollerata
Tra le altre cose, i ricercatori indicano la tolleranza alla temperatura come uno dei prerequisiti affinché il fungo “infetti e invada un ospite umano”.
In Norvegia, il fungo Silver Gloss cresce sugli alberi decidui, ma è meglio conosciuto per attaccare piante come meli e susini, che contraggono la malattia delle piante Silver Gloss, dove le foglie assumono un aspetto argenteo. Questo spesso finisce con la morte dell’albero.