Tre migranti della “Geo Barents” si sono gettati in acqua – Documento

I migranti sulla ‘Geo Barents’ che non possono sbarcare chiedono aiuto al mondo esterno al porto di Catania il 7 novembre 2022. Foto: Salvatore Cavalli/AP/NTB.

Un totale di 357 dei 572 migranti a bordo della nave norvegese “Geo Barents”, attraccata domenica al porto di Catania in Sicilia, era stato autorizzato a sbarcare lunedì mattina, dopo che le autorità italiane avevano individuato le persone “vulnerabili” . tra gli immigrati. Sulla nave rimangono così 215 migranti.

Tuttavia, a “Geo Barents”, che è gestito dall’Ong Medici Senza Frontiere, non è stato ancora ordinato di lasciare il porto, riferisce Corriere della Sera. All’Ong è stato invece notificato che il mancato rispetto delle ingiunzioni che dovessero provenire dalle autorità sarà punito con una multa di 50.000 euro, scrive la giornalista distaccata dal quotidiano italiano Marta Serafini. Lo stesso messaggio è stato dato a “Humanity 1”.

Diversi dei migranti a bordo della “Geo Barents” sono in preda al panico e sotto stress psicologico, ha avvertito Medici Senza Frontiere lunedì alle 12:00.

Alle 15 tre migranti si sono gettati in mare e hanno tentato di raggiungere a nuoto la riva, ma sono stati prelevati dal personale portuale e portati al molo. Le autorità italiane intendono riportarli sulla nave.

Alle 16 si sono sentite le grida di aiuto di “Geo Barents”, scrive Serafini. I filmati dei notiziari mostrano anche i migranti sulla nave che mostrano cartelli che chiedono aiuto.

Alle 18:00 l’equipaggio della nave della Ong annuncia che non lascerà il porto di Catania.

Allo stesso tempo, la nave della ONG tedesca “Humanity 1” è ancora nello stesso porto, dopo che il capitano Joachim Ebeling si è rifiutato di rispettare l’ordine di partenza del governo e la ONG SOS Humanity ha annunciato che avrebbe citato in giudizio il governo.

Lunedì solo cinque dei 35 migranti rimasti a bordo hanno preso viveri, scrive il Corriere della Sera.

Intanto la nave norvegese “Ocean Viking”, gestita dalla ong francese SOS Méditerranée, è al largo della Sicilia con 234 migranti a bordo.

Lunedì mattina la Commissione europea ha comunicato all’Italia che è un “obbligo morale e legale salvare le persone in mare”, ma senza intraprendere azioni dirette contro gli sbarchi selettivi dell’Italia.

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha incontrato lunedì il suo collega tedesco Olaf Scholz a Sharm el-Sheikh, dove domenica si è aperto il vertice annuale sul clima. I due capi di governo hanno discusso, tra l’altro, della situazione dei flussi migratori.

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Ulisse Bellucci

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