Trasporti, Incidenti stradali | Cresce la rabbia in Italia dopo il crollo del ponte

Martedì, quando parti del ponte dell’autostrada si sono schiantate, sono seguiti quasi 40 veicoli. Mercoledì, almeno 39 persone sono state confermate morte.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini collega la tragedia alle rigide regole di bilancio dell’UE, che secondo lui sono responsabili della mancanza di denaro in Italia per la manutenzione delle infrastrutture e degli edifici.

– Per spendere soldi bisogna sempre chiedere il permesso, ha detto mercoledì Salvini a Radio24.

Il ministro dei Trasporti italiano Danilo Toninelli avverte che il governo tenterà di rescindere il contratto con la società privata responsabile della manutenzione delle autostrade italiane.

– La prima cosa che dovrebbe accadere è che i vertici di Autostrade per l’Italia si dimettano. E visto che c’è stata una violazione contrattuale ti comunico che abbiamo avviato la procedura per eventualmente risolvere il tuo contratto e comminarti una multa di 150 milioni di euro, scrive Toninelli su Facebook.

150 milioni di euro corrispondono a più di 1,4 miliardi di corone norvegesi.

Secondo l’agenzia di stampa Radiocor sono stati recentemente annunciati lavori di manutenzione del valore di 20 milioni di euro per il viadotto di cui il ponte fa parte. Tra l’altro occorreva rinforzare i cavi del ponte, compreso quello crollato martedì.

Solleva blocchi di cemento

Le operazioni di salvataggio sono in pieno svolgimento e mercoledì sono stati sollevati gli enormi blocchi di cemento.

– Tutte le aree disponibili sono state esaminate, ora stiamo spostando i pezzi più grandi. Non possiamo sapere se ci sono ancora dei sopravvissuti, è nostro compito cercare, spiega all’AFP il pompiere Emanuele Gissi.

Mercoledì mattina il bilancio ufficiale delle vittime era di 39, mentre altre fonti riportavano almeno 42 morti, tra cui tre bambini di 8, 12 e 13 anni. Tra i morti ci sono due albanesi, tre cileni e tre francesi.

Inoltre, 16 persone sono rimaste ferite, 12 delle quali gravemente.

In cerca di risposte

Molti italiani vogliono risposte su come sia potuta accadere questa tragedia. Il ponte è crollato mentre erano in corso i lavori di manutenzione e mentre pioveva e soffiava forte.

Numerosi esperti ritengono che l’usura e la corrosione per un lungo periodo di tempo possano aver causato il crollo del ponte vecchio di oltre 50 anni.

– 50 anni fa avevamo una fiducia illimitata nel cemento armato, pensavamo che durasse per sempre, ma ora sappiamo che dura solo pochi decenni, dice Diego Zoppi, ex direttore dell’Ordine Italiano degli Architetti di Genova.

Ritiene che le infrastrutture italiane degli anni ’50 e ’60 necessitino di un rapido rinnovamento per evitare tragedie simili.

– Manutenzione costante

Il professor Antonio Brencich dell’Università di Genova sottolinea che il ponte, progettato da Riccardo Morandi, necessitava di una costante manutenzione.

– Presentava problemi di corrosione molto gravi legati alla tecnologia utilizzata. Morandi voleva utilizzare una tecnologia che aveva brevettato, che poi non è stata utilizzata e che si è rivelata infruttuosa, racconta Brencich a Radio Capitale.

Ogni anno circa 25 milioni di veicoli utilizzavano il ponte, molti dei quali camion che trasportavano merci provenienti da tre dei maggiori porti italiani. Era un’arteria importante sia per il traffico a nord verso Milano che a ovest verso la Francia.

Ibou Touré, interprete di 23 anni, non è sorpreso dal crollo del ponte.

– Abito qui vicino e ogni giorno attraverso il ponte a piedi. Non ne sono mai stato sicuro. Potresti sempre sentire questi suoni ogni volta che passavano i camion. Quando ho saputo che era rotto, non sono rimasto sorpreso, ha detto all’AFP.

(©NTB)

Gioconda Mazzeo

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