Viene chiamata “cane da guardia” ed è stata onnipresente sui social media quest’estate.
Ma oggi in molti si interrogano sulle motivazioni del fenomeno internet, perché pare che Monica Poli, 56 anni, non sia sveglia.
Oltre a denunciare i borseggiatori a Venezia, è anche consigliera della Lega Nord, un “partito di estrema destra” italiano, come Vita quotidiana descrive il partito guidato da Matteo Salvini.
Il partito è designato – quasi naturalmente poiché non è sveglio – sia come anti-LGBT che come anti-immigrazione, e quindi razzista.
La Lega Nord è uno dei partiti che forma un governo di coalizione con il primo ministro italiano Giorgia Meloni, e ovviamente i media dell’agenda colgono ogni occasione per diffamarla, se possono.
Ciò significa che la lotta decennale di Monica Polis contro i borseggiatori è avvolta nella carta igienica sporca.
Invece di elogiare ciò che fa il consigliere, dobbiamo creare qui un ulteriore motivo che ovviamente abbia un’agenda politica, come ha fatto Dagsavisen.
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Poli e il suo gruppo, chiamato Cittadini Non Distratti, camminano per Venezia e affrontano persone che considerano borseggiatori, filmano l’azione e poi la pubblicano sui social media come TikTok.
– Siamo un gruppo di circa 50 persone. La prima volta che abbiamo preso un borseggiatore è stato circa 30 anni fa. Credo che siamo il primo gruppo in Italia a lanciarlo, dice Poli al New York Times.
Ma per Dagsavisen e il resto dei media in agenda, questo non è un argomento su cui vogliono concentrarsi, perché è una buona azione.
Scelgono invece di sottolineare che lei lavora per il partito sbagliato, definito “razzista” dal Parlamento europeo.
Pensi che Dagsavisen e i media dell’agenda avrebbero fatto la stessa cosa se Poli avesse rappresentato un partito di sinistra come Rosso in Norvegia?
Se la Poli, invece di denunciare i borseggiatori, fosse stata lei stessa una di loro, e anche leader di un partito comunista, allora avrebbe potuto solo dichiararsi di aver commesso un errore, e i media dell’agenda avrebbero scritto articoli benevoli su di lei, in cui le avevano fatto i complimenti per il meraviglioso lavoro svolto per la festa.
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