COMMENTO
Il capo dello staff di Jens Stoltenberg ha acceso il dibattito sull’Ucraina. Lo sfondo è sia la situazione al fronte che il dibattito in Europa. La cosa più importante, però, è l’imminente campagna elettorale negli Stati Uniti: l’Ucraina sta attraversando un periodo difficile.
In molti hanno reagito poi al capo di stato maggiore alla Nato di Jens Stoltenberg, Stian Jenssen, durante una tavola rotonda durante la settimana di Arendal ha suggerito che L’Ucraina potrebbe cedere il territorio in cambio dell’adesione alla NATO. A seguito delle reazioni del consigliere del presidente Volodymyr Zelenskyi, nonché di diversi ricercatori norvegesi, ha chiarito Jenssen che stava parlando di un universo più ampio di possibili scenari futuri.
Le reazioni mostrano quanto sia sensibile la comunicazione dell’Occidente sul sostegno all’Ucraina. Se l’Ucraina vuole avere successo, è fondamentale che l’Europa e gli Stati Uniti siano uniti nel loro sostegno e che la Russia capisca che siamo uniti. Ciò vale sia per le nuove donazioni di armi, ma anche per la futura ricostruzione e la costruzione di alleanze politiche.
La sfida è che la controffensiva ucraina, iniziata quest’estate, procede lentamente. Non c’è da stupirsi: una controffensiva di riconquista del territorio non può contare su shock e ritmo, ma deve tentare un graduale esaurimento delle posizioni fortificate dei russi e trovare punti deboli. Le forze ucraine affrontano una linea del fronte pesantemente minata. L’esperto di difesa statunitense Tom Nichols ce lo ricorda bene che il contrattacco dell’Ucraina non si svolgerà come l’azione di un film d’azione.
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