Questo fine settimana, il presidente Sergio Mattarella ha posto il veto alla nomina di Paolo Savona a nuovo ministro delle Finanze. Savona è molto critico nei confronti dell’euro e in precedenza ha affermato che l’Italia ha bisogno di un piano per uscire dalla cooperazione monetaria nel caso in cui ciò diventi necessario.
Di conseguenza, i due maggiori partiti del paese, il populista Movimento Cinque Stelle (M5S) e la Lega anti-immigrazione, hanno dovuto rinunciare a formare un governo. Ciò ha contribuito al rialzo dei mercati azionari lunedì mattina.
Ma più tardi nel corso della giornata, è emerso che l’incertezza si era nuovamente diffusa tra gli investitori. Nel primo pomeriggio, i prezzi delle azioni alla Borsa di Milano erano inferiori del 2% rispetto a prima del fine settimana, prima che parte del calo si invertisse.
Allo stesso tempo, Matterella ha chiesto all’ex capo del FMI Carlo Cottarelli di formare un governo ad interim. Il M5S e la Lega hanno annunciato che non permetteranno che un simile governo rimanga in carica, il che significa che potrebbe portare a nuove elezioni in Italia in autunno.
La piattaforma di governo dei due partiti scettici verso l’UE, il M5S e la Lega, contiene proposte per grandi tagli fiscali, insieme ad un forte aumento della spesa e ad un abbassamento dell’età pensionabile, che avrebbero portato ad un aumento significativo del deficit e ad un forte aumento del debito nazionale, che è già il più grande dell’UE.
Oltre al crollo della Borsa di Milano di lunedì, gli sviluppi sui mercati obbligazionari hanno indicato che gli investitori sono diventati più scettici nei confronti del prestito di denaro all’Italia.
(©NTB)
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