“I Fratelli d’Italia erano fondamentalmente un partito neofascista”, scrive Ntb domenica mattina del favorito elettorale Fratelli d’Italia (FdI). Il fatto che il partito sia stato fondato nel 2012 non sembra preoccuparli.
La FdI nasce dopo lo scioglimento del Popolo della Libertà (PdL), frutto della fusione tra Forza Italia (FI) e Alleanza Nazionale (AN). Molti AN si sono uniti presto alla FdI, quindi si può dire che AN è stato un precursore della FdI, ma il partito è arrivato a includere, tra gli altri, ex democristiani.
L’AN è stata fondata nel 1995, dopo che il predecessore di quel partito, il Movimento Sociale Italiano (MSI), si è sbarazzato dei vecchi fascisti, che erano già diventati meno influenti negli anni precedenti, ha ufficialmente interrotto i legami con il fascismo e si è sciolto – con il risultato che il altri fascisti crearono il suo micropartito.
Non è molto utile dire se coloro che scrivono tali messaggi conoscono la storia. Se lo falsificano, lo fanno lo stesso, e questa volta superano se stessi affermando che il “punto di partenza” della FdI non è influenzato da eventi decisivi e dal passare degli anni.
Il “punto di partenza” di un partito non è quindi il fondamento, ma ciò che facevano gli antenati.
Il peccato politico originale dura per sempre per tutti a destra, per la sinistra non esiste. I discendenti politici dei comunisti in Italia, riqualificati sotto altri nomi alla caduta del muro di Berlino, non dovranno mai rispondere dei peccati dei loro padri. Allora non hanno nemmeno bisogno del perdono, cosa che il diritto non ottiene mai.
Chi erano i veri eredi di Mussolini?
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