Diversi funzionari sono accusati di aver commesso gravi violazioni dei diritti umani in Sud Sudan e dovrebbero essere ritenuti responsabili dei loro crimini, secondo un nuovo rapporto delle Nazioni Unite.
Il rapporto, presentato lunedì dalla Commissione per i diritti umani del Sud Sudan, individua un certo numero di alti funzionari politici e militari nel paese per aver commesso quelle che sono note come gravi violazioni dei diritti umani.
Tra gli altri, il tenente generale Thoi Chany Reat dell’esercito sud sudanese è accusato di aver approvato una serie di esecuzioni extragiudiziali a Mayom nello Stato di Unity lo scorso agosto.
Nella lista c’è anche il governatore di Unity State Joseph Monytuil, insieme al commissario regionale Gordon Koang, accusato di aver avuto un ruolo negli attacchi ai civili nella città di Leer nel febbraio e nell’aprile 2022.
Secondo il rapporto, gli autori delle più gravi violazioni dei diritti umani, inclusi diffusi attacchi contro civili ed esecuzioni extragiudiziali, restano impuniti.
– Nel corso di diversi anni, i nostri risultati hanno dimostrato che l’impunità per crimini gravi è un fattore chiave della violenza e della miseria che i civili devono affrontare in Sud Sudan, afferma Yasmin Sooka, capo della commissione d’inchiesta.
– Abbiamo nominato diverse persone che riteniamo debbano essere indagate e perseguite per il loro ruolo in gravi violazioni dei diritti umani, ha aggiunto.
Il rapporto delle Nazioni Unite si basa sull’indagine della commissione negli ultimi 12 mesi.
(© NTB)