È stato l’esperto di cross country di TV 2 Petter Northug a chiamare l’allenatore della nazionale Arild Monsen.
Northug pensa che Monsen, che allena Johannes Høsflot Klæbo in nazionale, avrebbe dovuto trasferirsi a Livigno.
Lì, Klæbo resta in quota per seguire le attività sportive dell’asso dello sci norvegese.
Deve seguire la squadra
Monsen respinge le critiche in questo modo:
– Ora incontro cinque dei sei corridori della nazionale. Klæbo è il sesto ed è su una quota concordata. Devo seguire la squadra.
Petter Northug non è del tutto convinto.
– Giusto, ma la riunione della nazionale finirà presto e Monsen avrebbe dovuto andarsene. Penso che Klæbo, come pilota della nazionale, abbia diritto a un tale seguito. Soprattutto ora che Klæbo sta lottando con il suo infortunio, penso che sarebbe stato importante avere un seguito da Monsen, dice Northug.
Monsen però non ha intenzione di andare a Livigno.
Klæbo riprende suo nonno
Alla domanda se Monsen avrebbe dovuto venire a Livigno, Klæbo risponde:
– Probabilmente è a un incontro con il resto della squadra, quindi posso portare il nonno nell’ultima metà di questo incontro. In questo momento ho avuto la fortuna di avere almeno mio padre con me, è un supporto importante. Questi sono quelli che abbiamo a nostra disposizione e poi li usiamo.
– Vai a prendere il nonno a Livigno?
– Sì, è il mio allenatore. Lui stesso non ha molta esperienza con le altezze, ma ha letto molto e gli sarà utile partecipare alle sessioni qui. E tanto meglio per me, spiega Klæbo.
forte nella fede
A Livigno in Italia il 26enne resterà fino al 10-12. Novembre.
È l’unico corridore maschile della nazionale a rimanere in alto. Qui sono arrivate anche parti della nazionale femminile e da lì Klæbo ha l’opportunità di ottenere assistenza medica e fisica. Ma non c’è un seguito sportivo da parte della nazionale.
– Credo nell’effetto di stare in alto, le persone scelgono di fare qualcos’altro, dipende da loro, mi attengo al mio piano. Che avessi portato persone o meno, non avrebbe avuto importanza. Faccio quello che penso sia meglio. È come questo.