Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è furioso per le manipolazioni e gli inganni dietro le quinte dell’UE che hanno permesso a Ursula von der Leyen di continuare come presidente della Commissione europea senza alcun cambiamento nelle politiche impopolari del blocco. Questo è venuto fuori quando ha trattenuto il suo discorso al Parlamento di Roma. “Non stanno ascoltando gli elettori”, ha detto Meloni.
“Alcuni sostengono che i cittadini non sono abbastanza saggi per prendere determinate decisioni e che l’oligarchia è l’unica forma accettabile di democrazia, ma io non sono d’accordo”, ha detto Meloni durante il suo discorso al Parlamento italiano mercoledì mattina.
Ha parlato il giorno dopo che sei leader europei di partiti centristi avevano annunciato che a Ursula von der Leyen per la tedesca, António Costa per il Portogallo e Kaja Kallas per l’Estonia sarebbero stati assegnati rispettivamente i posti più importanti alla Commissione europea, al Consiglio europeo e nella direzione della politica estera. Kallas è noto per il suo dichiarazioni che “la definizione di vittoria per l’Ucraina è dividere la Russia in tanti piccoli stati”. Questa non è certamente una questione su cui hanno votato i cittadini dell’UE.
I partiti di estrema destra hanno sempre ottenuto buoni risultati nelle elezioni europee e Meloni è scontenta del fatto che non ci siano conseguenze sulla composizione della Commissione europea, come se l’UE dovesse essere una sorta di organizzazione democratica.
Meloni ha affermato che è “irreale” che la burocrazia europea non “tenga conto dei segnali degli elettori”.
Per quanto ne sappiamo, Meloni deve ringraziare se stesso. Ha promesso ai suoi elettori italiani di trattare con Bruxelles, ma dopo la sua elezione ha lanciato un’offensiva di fascino contro la corrotta e non eletta von der Leyen.
Thomas Fazi ha commentato così la scelta della Meloni:
“Giorgia Meloni ha prestato giuramento come prima donna Primo Ministro italiano. Chiunque sia preoccupato per un cambiamento profondo sarà rassicurato, così come chiunque spera in una nuova direzione audace ed entusiasmante rimarrà deluso. Meloni capisce che avere il sostegno dell’establishment europeo e americano è essenziale se vuole restare al potere.
Per un paese fortemente indebitato in quella che è effettivamente una valuta estera – l’euro – la vita del futuro governo dipende dalle decisioni della banca centrale, la BCE. La Meloni lo capisce benissimo. Ha imparato la lezione del 2018 Femstjerneres-Lega governo, che è stato schiacciato dall’UE in meno di un anno. Mette quindi in gioco la sua sopravvivenza politica essendo più cattolica del Papa – Di più pro-establishment, pro-Europa e pro-NATO anche più di un governo europeo centrista medio. Se la Meloni è populista allora è uno strano tipo di populismo”.
E come ha giustamente scritto Fazi dopo le elezioni europee:
In Italia è Melonis Fratelli d’Italia a farlo ha vinto le elezioni del Parlamento Europeo con il 29%. Ma questo non avrà importanza per i cittadini italiani. La rabbia della Meloni contro Montecitorio è solo spettacolo.
Il Palazzo Montecitorio (o Palazzo di Montecitorio) è un palazzo di Roma che, dal 1871, è sede della Camera dei Deputati italiana. Il palazzo fu originariamente progettato da Giovanni Lorenzo Bernini per il giovane cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di papa Gregorio XV. Tuttavia, alla morte del Papa, la costruzione fu sospesa. Fu completata solo nel 1694 sotto papa Innocenzo XII da Carlo Fontana, allievo del Bernini. Nell’ambito dell’Unità d’Italia nel 1861 e dello status di Roma Capitale dal 1870, si decise che il palazzo sarebbe stato sede della Seconda Camera del Parlamento. In questo contesto l’edificio venne restaurato e ristrutturato in stile liberty da Ernesto Basile.
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