Questa settimana, gli occhi di tutto il mondo erano puntati sul bambino americano di dieci anni. Gli investitori sono sempre più convinti che l’era dei tassi bassi sia finita.
Mercoledì di questa settimana, il rendimento del governo statunitense a dieci anni ha raggiunto il 4,8%. Ciò rappresenta un aumento di mezzo punto percentuale in soli 14 giorni. Il decennale è quindi in aumento di circa 1,5 punti percentuali rispetto a maggio. Questo è anche il livello più alto degli ultimi 16 anni.
IN Avviso finanziario Il capo economista Kjersti Haugland di DNB Markets ha sottolineato questa settimana che gli Stati Uniti hanno evitato di chiudere il settore pubblico lo scorso fine settimana. Una chiusura potrebbe contribuire a un raffreddamento dell’economia, che potrebbe aiutare a mantenere bassi i tassi di interesse.
Negli Stati Uniti, i tassi di interesse più elevati tendono a spingere al rialzo il dollaro, inducendo altre banche centrali a restringere i tassi di interesse per evitare l’inflazione derivante da importazioni più costose.
Gli effetti a catena sono evidenti. Questo aumento ha portato ai tassi di interesse europei, in particolare a quelli norvegesi. Il recente aumento dei tassi di interesse ha inoltre smorzato il sentiment sui mercati azionari.
Il figlio problematico dell’Europa, l’Italia, è ancora una volta nel vento. L’aumento dei tassi di interesse ha riacceso le preoccupazioni sulla sostenibilità delle finanze pubbliche nell’economia più indebitata della zona euro. Il rendimento dei titoli italiani decennali è ora del 4,9%, il più alto dal 2012, quando infuriava la crisi del debito dell’Eurozona. Si tratta di più di quanto il bilancio possa sostenere nel tempo, senza una rapida crescita economica e l’austerità.
Gli investitori nel debito italiano temono di non recuperare i propri soldi. O quasi altrettanto brutto, scritto Economista: che siano rimborsati in lire.
L’Italia di nuovo in difficoltà è una brutta notizia per l’umore generale e non può essere sottovalutata.
L’Italia è un esempio. Se il lungo periodo di bassi tassi d’interesse sarà davvero finito, nei prossimi mesi molti fiumi simili verranno attraversati.
Andreas Klemsdal, redattore capo di Kapital.
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