La mossa segue una serie di rialzi dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea. I titoli bancari italiani crollano dopo la sorpresa fiscale.

Lunedì il governo italiano ha approvato una nuova imposta aggiuntiva sugli utili bancari.

Sul margine d’interesse netto delle banche verrà introdotta un’imposta del 40%, scrive tra gli altri Reuters. La tassa si applica solo al 2023.

L’introduzione della tassa arriva dopo che i tassi di interesse sono stati aumentati di diversi livelli nell’ultimo anno e hanno contribuito ad aumentare notevolmente i profitti bancari.

L’ultima volta che la Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di interesse è stato a luglio. Ciò ha portato il livello dei tassi di interesse nell’Eurozona al 3,75%, il livello più alto dal 2001.

I soldi che l’Italia riceverà da questa tassa serviranno, tra l’altro, a ridurre altre tasse e ad aiutare chi chiede un prestito per la prima volta, ha detto lunedì sera il vicepremier Matteo Salvini durante la presentazione della tassa.

– Basta guardare gli utili delle banche nella prima metà dell’anno per capire che non si tratta di pochi milioni, ma di miliardi, ha detto Salvini secondo la Reuters.

Il governo di destra italiano ha sia criticato la Banca Centrale Europea per aver alzato i tassi di interesse, sia ha criticato le banche italiane per non aver trasferito una parte maggiore del reddito da interessi più elevato a coloro che hanno depositi nelle banche.

Dopo la notizia crollano le azioni delle banche italiane. Il titolo Sanpaolo perde il 6,9%, mentre Unicredit alle 10:45 perde il 5,4%.

Gli analisti della Bank of America stimano che l’imposta sottrarrà tra il 2 e il 9% dei profitti delle banche, secondo Reuters.

Secondo Bloomberg, Luigi Tramontana, analista di Banca Akros, stima che le autorità italiane potrebbero incassare più di due miliardi di euro grazie a questa tassa. Egli stima che l’imposta avrà un effetto medio del 7% sugli utili bancari.