Giovedì sera le autorità marittime italiane hanno arrestato la nave norvegese “Geo Barents”, operata da Medici Senza Frontiere (MSF), in custodia di polizia per 20 giorni e multata di 10.000 euro per aver violato la nuova legge per le navi delle Ong che effettuano operazioni di soccorso nel Mediterraneo .
Questa è la prima volta che l’Italia applica sanzioni secondo le nuove regole, riferisce Corriere della Sera.
Le regole sono state introdotte come decreto legislativo poco prima del nuovo anno, che è stato convertito in legge permanente giovedì pomeriggio con una maggioranza di 84 contro 61 al Senato italiano. I decreti-legge, in linea di principio destinati a situazioni di emergenza, hanno una validità di 60 giorni e poi perdono forza di legge se non vengono ratificati dal parlamento.
L’arresto di “Geo Barents” è avvenuto nel porto di Ancona, dove una settimana fa ha attraccato la nave norvegese con a bordo 48 migranti. Secondo MSF, le autorità portuali della città adriatica italiana affermano che l’ONG non ha fornito tutte le informazioni richieste dalla nuova legge in merito alle navi delle ONG che richiedono un porto sicuro in Italia dopo aver effettuato un’operazione di salvataggio nel Mediterraneo.
Non è chiaro quali informazioni le autorità portuali manchino a MSF, ma una delle cose che le ONG, in base alla nuova legge, devono sapere prima dello sbarco è se i migranti intendono chiedere protezione internazionale. Questo ordine è stato ignorato, ma il governo italiano lo ha introdotto per poter tenere conto degli Stati di bandiera delle navi delle ONG.
In caso di ripetuta violazione dell’obbligo di informazione, le autorità italiane possono, ai sensi della nuova legge, sequestrare la nave.
Medici Senza Frontiere intende impugnare in tribunale le sanzioni delle autorità italiane, scrive il Corriere della Sera.
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