– Condanniamo con la massima fermezza gli ultimi attacchi missilistici contro l’Ucraina e ricordiamo che gli attacchi indiscriminati contro civili innocenti costituiscono un crimine di guerra. Chiederemo conto al presidente Putin e ai responsabili, afferma la dichiarazione.
Negli ultimi due giorni, la Russia ha compiuto grandi attacchi di vendetta contro diverse città ucraine. Almeno 19 persone sono state uccise e 105 ferite. La Russia ha definito gli attacchi una risposta agli “attacchi terroristici” dell’Ucraina, riferendosi alle esplosioni sul ponte di Crimea nel fine settimana.
Nella dichiarazione, i paesi del G7 affermano anche che condannano le azioni della Russia nella centrale nucleare di Zaporizhzhia e che non riconosceranno mai l’annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine.
– Condanniamo l’escalation delle misure adottate dalla Russia, continua.
Gli alti dirigenti hanno anche invitato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko a smettere di facilitare la guerra di aggressione di Putin e hanno criticato in particolare il piano del presidente di schierare forze congiunte con la Russia.
– L’annuncio di un gruppo militare congiunto con la Russia è l’ultimo esempio del coinvolgimento del regime bielorusso nella guerra. Chiediamo al regime di Lukashenko di rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale, afferma la dichiarazione.
I paesi del G7 hanno anche sottolineato nuove sanzioni economiche contro la Russia e il continuo sostegno militare, economico e diplomatico all’Ucraina.
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