Il rating della Francia è sceso presto? Come Fitch, anche Scope potrebbe rivedere il rating della Francia. Questo venerdì, 26 maggio, l’agenzia di rating europea ha abbassato l’outlook per la Francia. Scope spiega la sua decisione in un comunicato per il rischio di “indebolimento dei conti pubblici”, in particolare per le difficoltà di “attuazione delle riforme”. L’azione significa che potrebbe declassare la Francia, attualmente a “AA” o il terzo livello più alto in linea, “entro 12-18 mesi”.
Tra i rischi che pesano sulle finanze francesi, l’agenzia sottolinea che “il dinamismo economico ha rallentato notevolmente nella seconda metà del 2022”. Non è convinto anche sulla via da seguire per ridurre il deficit e il debito pubblico, a causa di “un cattivo andamento in termini di consolidamento fiscale, un crescente onere per interessi sul debito e rischi legati all’attuazione del programma di riforme”.
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Tali rischi sono legati “all’assenza di una maggioranza in parlamento” ea “contenziosi socio-politici”, in particolare con riferimento ai contenziosi contro la riforma delle pensioni. Scope Ratings è stata fondata nel 2011 e ha sede in Germania con filiali nel Regno Unito, Italia, Francia e Norvegia. A fine aprile l’agenzia di rating Fitch, una delle tre più importanti al mondo, aveva abbassato il rating della Francia, per il rischio “che l’impasse politico e i movimenti sociali (a volte violenti)” pongono all’auspicato riforme. Emanuele Macron.
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Una settimana prima l’agenzia Moody’s non aveva fatto alcuna valutazione. S&P Global, che attualmente classifica la Francia come “AA” con outlook negativo, pubblicherà i suoi risultati il 2 giugno. Il rating di queste agenzie ha un impatto sul tasso di interesse al quale gli investitori prestano denaro alla Francia. Sul prestito a 10 anni, scadenza di riferimento, venerdì il tasso di interesse è stato del 3,11%, vicino ai massimi dell’anno. I rendimenti obbligazionari sono aumentati notevolmente nell’ultimo anno e mezzo, a causa delle politiche delle banche centrali messe in atto per cercare di controllare l’inflazione.
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