A poco più di una settimana dall’apertura della nazionale a Beitostølen, Johannes Høsflot Klæbo non sa ancora se sarà sulla linea di partenza.
– C’è una sorta di sonaglio (nei muscoli posteriori della coscia) in determinati momenti. Ad oggi, dove siamo più lontani sono gli sprint classici. È qui che sono più incerto, ha detto Klæbo l’ultimo giorno di permanenza in quota dello sciatore.
Il 26enne soffre da tempo di un infortunio alla coscia. Ora la squadra ha provveduto a cercare di mitigare l’infortunio prima dell’inizio della stagione.
Tronder dice che si esercita meno di prima e viene curato per tre o quattro ore al giorno.
– Ci vuole più tempo di quanto avessi sperato e creduto. Credo di essere alla 17a settimana con questo infortunio. Ora abbiamo deciso di allenarci meno per qualche giorno, spiega Klæbo.
– Sarebbe stato più facile romperti la coscia
Skiesset non è sicuro di come andranno le cose in termini di Coppa del Mondo. Il fine settimana dopo l’apertura nazionale a Beitostølen, l’élite mondiale si incontra a Ruka. Anche allora, è incerto se lo sciatore di Trondheim sia a posto.
– Sarei sorpreso se vincessi il Mondiale prima di Natale, ha detto Klæbo dalla sua camera d’albergo a Livigno.
Il fondista sta per completare una più lunga permanenza in alta quota in Italia, dove si trova, tra gli altri, con suo nonno Kåre Høsflot.
– Il piano è vedere se qualche giorno tranquillo lo migliorerà. Non è deciso che mi riposo per un mese. Non credo sia la soluzione. Penso che sia una prova di pazienza, una prova di pazienza che non ho mai incontrato prima, dice il profilo del cross-country.
– Se ci fosse stato uno sprint classico ai Mondiali del prossimo fine settimana, e non un’apertura nazionale, saresti potuto andare allora?
– Allora non ci avrei messo quattro giorni tranquilli prima, comunque. È difficile da dire. Per fortuna non ci sono ancora. Se fosse stato a febbraio e la situazione fosse stata la stessa, potrei rispondere, ma ora non so davvero cosa farei, dice il 26enne.
Per il momento il corridore meritevole fatica a vedere oltre rispetto al giorno successivo, ma non esclude un ritorno in vetta, se l’infortunio gli impedisce di disputare il Mondiale.
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