In Italia infuria il dibattito dopo la dichiarazione sulla “razza bianca” – NRK Urix – Notizie e documentari esteri

Proprio nel corso di un’intervista rilasciata domenica a Radio Padania il politico Attilio Fontana ha espresso alcune riflessioni sull’immigrazione in Italia che hanno fatto scalpore.

– Non possiamo accogliere tutti, ha detto alla radio Attilio Fontana.

Attilio Fontana è il principale candidato della Lega Nord in Lombardia, nel nord Italia, alle elezioni regionali del 4 marzo. Sta lottando per diventare presidente della regione ed è nel bel mezzo di una campagna elettorale.

“Se accettassimo tutti, significherebbe che non siamo più noi stessi (…) come fatto etnico. Perché sono più numerosi di noi, perché sono più determinati di noi ad occupare questa terra”, ha continuato.

Statistiche a parte

L’Italia non conta i cittadini in base al colore della pelle, ma BBC Sottolinea che le statistiche raccontano una storia molto diversa da quella della Lega Nord.

I dati dell’istituto nazionale di statistica italiano, Istat, mostrano che gli italiani di etnia italiana, cioè i bianchi, costituiscono il 92% della popolazione italiana.

Nonostante il chiaro discorso sui numeri, Attilio Fontana nel corso dell’intervista ha concluso così:

“Dobbiamo decidere se il nostro gruppo etnico, la nostra razza bianca, la nostra società debbano continuare ad esistere o essere spazzati via. E’ una scelta”.

Guf del passato

Le reazioni non si sono fatte attendere quando lunedì le dichiarazioni di Fontana sono state riprodotte sui media nazionali italiani. La condanna ha fatto notizia e il dibattito ha imperversato sui social media per tutta la settimana.

Molti italiani descrivono questa dichiarazione come un ritorno al passato, alla dittatura fascista di Benito Mussolini, e sperano che la campagna elettorale di quest’anno abbia un segno diverso.

– È possibile che nel 2018 dovremo ripetere agli ignoranti che non esiste una razza bianca da difendere, 80 anni dopo la diffusione delle leggi razziali, ha scritto Ruth Dureghello su Twitter.

Dirige la comunità ebraica di Roma.

Nel 1938, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, il regime di Mussolini adottò le cosiddette “leggi razziali”, che, tra le altre cose, negavano agli ebrei l’accesso alle università italiane e ad alcune professioni.

L’UE condanna la dichiarazione

Diversi leader europei si sono affrettati ad agire condannare le dichiarazionied esprime preoccupazione per il tono della campagna elettorale italiana, che sembra sempre più caratterizzata dalla xenofobia.

– Dobbiamo proteggere i nostri valori comuni come europei. Siamo tutti uguali, indipendentemente dalla nostra etnia o religione. Non penso che il pericolo per l’Europa provenga da altri paesi o da altre religioni, ma dalla paura che troppo spesso ispira l’esclusione degli altri, ha affermato Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea.

L’ex primo ministro Matteo Renzi durante un evento di campagna elettorale a Milano, sabato 14 gennaio. Si è dimesso da Primo Ministro nel 2016.

Foto: Flavio Lo Scalzo/AP

La rotta dei rifugiati attraverso il Mediterraneo verso l’Italia è la più utilizzata dalle persone che fuggono da conflitti e povertà. L’afflusso di rifugiati negli ultimi anni è stato enorme e l’Italia ha ripetutamente richiesto l’assistenza dell’UE per aiutare tutti coloro che arrivano.

Nuovo tono prima delle elezioni legislative del 4 marzo

La Lega Nord si posiziona ora come di consueto nel dibattito che precede l’elezione di una nuova Assemblea nazionale il 4 marzo.

Il partito è noto per attirare elettori critici nei confronti dell’immigrazione, a volte con commenti altamente offensivi.

Nel 2013, l’allora primo ministro Enrico Letta dovette chiedere alla Lega Nord di accettare gli atteggiamenti razzisti del partito dopo numerosi incitamenti all’odio da parte del primo ministro nero del paese, il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge.

Ma ciò che prima era stato condannato, e in alcuni casi tacitamente accantonato, sapendo che il partito non aveva alcuna reale possibilità di conquistare il potere politico, ha acquisito una nuova risonanza.

Queste sono le prime elezioni dal 2013, e il discorso si è inasprito man mano che il numero di migranti arriva sulle coste italiane.

Ha posto la Lega Nord nel vivo dell’azione dell’ex primo ministro Silvio Berlusconi e, con il partito nazionalista di destra di Giorgia Meloni, i “Fratelli d’Italia”, la nuova coalizione di destra mira a sconfiggere il governo in carica con l’aiuto di un partito unificante. Tema: Migrazione.

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini

L’ex primo ministro Silvio Berlusconi durante lo spettacolo “Porta a Porta” su Rai 1 l’11 gennaio di quest’anno con Matteo Salvini della Lega Nord sullo schermo dietro.

Foto: ALBERTO PIZZOLI/AFP

Chiede a Fontana di dimettersi

In settimana politici e attivisti hanno chiesto ad Attilio Fontana di ritirarsi dalla campagna elettorale, ma il leader della Lega Nord Matteo Salvini sostiene pienamente Fontana.

“Lasciatelo perdere”, ha detto Salvini alla stampa italiana. In un post su Facebook ha anche scritto che l’Italia sta affrontando “un’invasione organizzata e finanziata per distruggere la nostra cultura”.

Fontana è un avvocato ed è normalmente considerato un politico moderato all’interno della Lega Nord. Da parte sua, insiste sul fatto che il termine “razza bianca” è un’invenzione.



19.01.2018, alle 07.17



19/01/2018, ore 11:36

Angioletto Balotelli

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