La sinistra italiana ha lottato per passare all’offensiva politica dopo che Giorgia Meloni è entrata in carica come primo ministro dopo la vittoria elettorale dello scorso autunno. Il governo formato da Fratelli d’Italia (FdI), Lega e Forza Italia (FI) è popolare, non ha, contrariamente a molte previsioni, riportato il Paese sotto controllo, e anche Mario Draghi ha ammesso che la Meloni è un leader capace.
La scorsa settimana, tuttavia, i politici italiani di sinistra hanno colto l’occasione per etichettare come nazista uno dei ministri del governo, che ha usato di sfuggita l’espressione “sostituzione della popolazione”.
Proprio durante un convegno organizzato dal Sindacato Cisal, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha affrontato i temi dell’immigrazione e del lavoro, che riguardano in particolare il settore agricolo, dove molti immigrati lavorano come lavoratori stagionali.
L’immigrazione è un fenomeno naturale che offre anche opportunità, soprattutto se c’è una forte domanda di lavoro, ha detto Lollobrogida, che ha avuto cura di sottolineare che è l’immigrazione clandestina che si oppone. Ma l’Italia non può fare affidamento solo sull’immigrazione, ha affermato.
Corriere della Sera cita il ministro dell’Agricoltura:
“Non possiamo cedere all’idea del rinnovamento demografico. Gli italiani fanno meno figli e noi li sostituiamo con qualcun altro. Non è questa la strada da percorrere. Per lottare contro la bassa natalità occorre dare alle donne migliori opportunità di lavoro migliorando servizi pubblici.”Le regioni dove c’è meno benessere”, ha detto il ministro di FdI, “vivono un calo demografico molto più grave delle altre. Aiutiamo le giovani coppie a trovare lavoro. Serve una protezione sociale che permetta di conciliare famiglia e lavoro”. Quanto alle “risorse dell’immigrazione, devono essere utilizzate dopo che la domanda interna di lavoro è stata soddisfatta”.
Tuttavia, nella parte decorativa immaginaria del pubblico europeo, compresi gli italiani, è tabù indicare la realtà del cambiamento demografico. Quando ciò accade, l’uso della parola viene immediatamente etichettato come una manifestazione del pensiero complottista marrone, e la sinistra ha così ottenuto una palla alta a rete che ha schiacciato al meglio delle proprie capacità.
La prima eletta è stata Elly Schlein, la nuova leader del Partito Democratico (PD):
Dopo aver definito “odiose” le affermazioni di Lollobrigida, ha invitato Giorgia Meloni a “prendere nettamente le distanze da queste affermazioni avvenute proprio il giorno della visita del presidente Mattarella ad Auschwitz”.
Ci sono stati anche commenti indignati dal Movimento 5 Stelle (M5S) sulla “propaganda razzista volgare” che è anche “inquietante e disgustosa”. Le accuse di “teorie razziali” sono arrivate dal partito +Europa. Un rappresentante di De Grønne ha affermato che le parole erano “estrema destra”. Quello che ha detto Lollobrigida è stato “brutale”, ha detto l’ex premier Romani Prodi.
Naturalmente non ha aiutato l’opposizione che il ministro abbia reagito alla tempesta di terra dicendo che “vanno rispettate tutte le etnie, compresa la nostra, che intendiamo difendere”.
Schlein è rimasto sulla stessa strada e affermazioni che, secondo lei, Lollobrigida riportava pensieri anni ’30 e pensieri di “supremazia bianca” inaccettabili da un ministro.
Lollobrigida non è il tipo dal muso duro e duro che tratta la sinistra con la stessa moneta, e in maniera colloquio con il Corriere ha poi risposto anche in modo evasivo di fronte a quello che sarebbe suonato come un’eco del “piano Kalergi”, di cui non aveva sentito parlare.
Il quotidiano ha poi cercato anche di farlo prendere le distanze da Meloni e Salvini, che pur essendo all’opposizione hanno parlato di sostituzione della popolazione e migrazione come invasione. Il tentativo fu inutile, ma un Lollobrigida difensivo si sentì in dovere di chiarire che non era Hitler.
La sinistra è visibilmente priva di argomentazioni, ha detto all’agenzia di stampa il ministro dell’Agricoltura Adcrone ha sostenuto che i bassi tassi di natalità potrebbero minacciare di spazzare via il popolo italiano.
Il più furbo contro Lollobrigida è stato il quotidiano Il Fatto Quotidiano, che ha pubblicato una vignetta in cui sua moglie – la sorella di Giorgia Meloni, Arianna – è a letto con un uomo di colore che si chiede dove sia sua moglie. Rilassati, è stato tutto il giorno impegnato a combattere il cambiamento demografico, risponde lei.
Un primo ministro indignato ha poi citato in giudizio Facebook e dice che la sorella non è un personaggio pubblico, e che era stata insultata come moglie e madre – senza che chi si dice moralista vedesse qualcosa di sbagliato nel disegno.
L’astuto primo ministro francese è senza dubbio consapevole che alcuni dei più noti intellettuali francesi hanno stabilito che il cambiamento demografico è una realtà, ma Meloni è attenta ad agire senza compromessi sulla sedia del primo ministro come ha fatto all’opposizione. In un mondo in cui l’amministrazione Biden può tirare i fili per mettere sotto accusa un primo ministro britannico, devi giocare con attenzione le tue carte.
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