In una lettera a Manfred Weber, che guida il gruppo conservatore del Ppe al Parlamento europeo, tre parlamentari europei tedeschi chiedono a Weber di impedire ai vincitori delle elezioni italiane di formare un governo con Giorgia Meloni come primo ministro.
“I valori fondamentali europei non possono essere sacrificati per comprare la partecipazione del governo”, afferma la lettera firmata Katarina Barley (SPD), Daniel Freund (I Verdi) e Moritz Körner (FDP), citata in Die Welt.
Le elezioni legislative italiane del 25 settembre si sono concluse con Fratelli d’Italia (FdI), Lega e Forza Italia (FI) che si sono candidati alle elezioni per formare una coalizione, ottenendo una netta maggioranza in entrambi i rami del parlamento. FdI era più numerosa delle altre due messe insieme e, secondo gli accordi raggiunti, ciò significa che la leader di FdI Giorgia Meloni è la candidata premier della coalizione.
Tuttavia, i tre eurodeputati tedeschi vogliono che il leader del PPE, Manfred Weber, utilizzi la sua influenza per impedire la nomina di un tale governo.
FI, senza la quale gli altri due partiti non hanno la maggioranza, fa parte del gruppo PPE, e ai suoi membri italiani va detto che tipo di consenso “pro-democratico ed europeista” vige, secondo Barley, Freund e Korner.
La troupe di Silvio Berlusconi non può partecipare a un governo di “estrema destra”, altrimenti Forza Italia non avrebbe futuro all’interno del gruppo Ppe, affermano i tre parlamentari europei.
Per Weber sarà difficile soddisfare la richiesta dei tre senza incontrarsi alla porta. Il leader del PPE ha dato il suo sostegno a FI durante la campagna elettorale italiana, sapendo che Berlusconi puntava a formare un governo con Giorgia Meloni e Matteo Salvini. La coalizione di centrodestra italiana offre stabilità ed è pronta a governare, pertanto Weber prima delle elezioni in Italia.
Nella lettera di Barley, Freund e Körner, la leader di FDI Giorgia Meloni rappresenta “posizioni populiste di destra che non sono compatibili con i valori fondamentali europei, che sostengono apertamente la discriminazione contro le persone e che negano i crimini più orribili della storia europea”. . L’Italia non deve creare un precedente europeo per “partiti sempre più di estrema destra” che stringono accordi con “forze conservatrici nella loro corsa al potere”, avvertono.
Non è chiaro il contesto dell’accusa implicita di negazione dell’Olocausto da parte dei tre parlamentari europei, che è stata recepita dal Paese da cui essi stessi provengono.
La Meloni ha visitato il museo dell’Olocausto in Israele quando era ministro nel governo Berlusconi nel 2009, e in seguito ha affermato che Israele è l’unica democrazia in Medio Oriente e che Fratelli d’Italia vuole una maggiore cooperazione tra Italia e Israele.
La lettera di Barley, Freund e Körner solleva interrogativi su quale atteggiamento assumerà Bruxelles nei confronti del prossimo governo italiano. L’UE si è ripetutamente espressa duramente contro la Polonia e l’Ungheria, e la stessa Giorgia Meloni nutre forti sentimenti per l’Ungheria e per il primo ministro del paese, Viktor Orbán.
La maggior parte delle persone, però, sembra aver capito che Meloni sarà il prossimo presidente del Consiglio italiano, e in Ue l’atteggiamento prevalente sembra essere quello dell’attesa. Il fatto che la lettera contro Meloni abbia solo tre firme potrebbe indicare che altri suoi avversari a Bruxelles sono restii a giocare la carta che hanno giocato i tre tedeschi.