In Spagna le elezioni nazionali si svolgono il 23 luglio. Le elezioni locali e regionali hanno dimostrato che gli spagnoli stanno aprendo sempre più la porta ai populisti e all’estrema destra. Una possibile controreazione dopo che la sinistra ha guadagnato nuovi partiti populisti qualche anno fa. I partiti che hanno fatto pressione sul tradizionale Psoe “laburista” affinché approvasse una serie di leggi controverse, comprese quelle relative ai gay e ai diritti delle donne.
Vox potrebbe far parte del governo nazionale dopo le elezioni del 23 luglio. Alcune delle decisioni prese dal partito a livello regionale hanno già suscitato critiche.
La bandiera arcobaleno è stata al centro della sempre più difficile campagna elettorale della Spagna.
Il partito di estrema destra Vox ha insistito affinché il simbolo del movimento LGBT fosse rimosso dagli uffici del governo regionale delle Isole Baleari, scatenando una reazione nazionale.
La bandiera è stata sotto i riflettori anche in altre comunità locali dove Vox ha raggiunto un accordo per governare in alleanza con il Partito popolare (PP) moderato-conservatore, dopo che la destra ha ottenuto convincenti vittorie alle elezioni locali di maggio.
Fa parte di una guerra culturale scoppiata nel panorama politico già polarizzato della Spagna in vista delle nuove elezioni del 23 luglio.
Vox, un movimento nazional-populista modellato sui Fratelli in Italia, Fidesz in Ungheria e Diritto e giustizia in Polonia, cinque anni fa era nel deserto politico, ma ora è il terzo partito più grande del parlamento spagnolo e potrebbe diventare il re dopo le elezioni del mese prossimo se il PP ottiene il maggior numero di voti, come suggeriscono numerosi sondaggi di opinione.
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