Guerra/Conflitti, Politica | La Norvegia rinuncia a una forte campagna critica contro Israele

All’inizio di questo mese, il nuovo governo israeliano ha adottato una serie di nuove misure punitive contro i palestinesi in risposta a una richiesta della più alta corte delle Nazioni Unite, la Corte internazionale di giustizia dell’Aia (ICJ), di indagare sull’occupazione israeliana dei territori palestinesi.

La Norvegia si è astenuta quando la richiesta della Palestina per un’indagine della Corte Internazionale di Giustizia è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ma il Ministro degli Esteri Anniken Huitfeldt (Ap) ha preso decisamente le distanze dalle misure punitive.

Anche la Norvegia ha rinunciato una convocazione che è stato sottoscritto da poco più di 90 Paesi, dissociandosi fortemente dalla decisione del governo israeliano.

Anche Svezia, Germania, Francia e Italia sono tra i Paesi che hanno firmato la petizione, che esprime anche “profonda preoccupazione per la decisione del governo israeliano di introdurre misure punitive nei confronti del popolo, dei leader e della società civile palestinese”.

grandi quantità

Tra le altre cose, Israele ha deciso di trattenere 390 milioni di corone norvegesi dalla Palestina e di dare i soldi alle famiglie delle vittime israeliane degli attacchi palestinesi.

Le autorità israeliane sequestreranno anche le tasse che riscuotono per conto della Palestina. L’importo corrisponderà a quanto le autorità palestinesi hanno concesso lo scorso anno alle famiglie dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, nonché ai sopravvissuti dei palestinesi uccisi.

Israele sostiene che il cosiddetto sostegno ai martiri incoraggia l’uso della violenza, ma le autorità palestinesi sostengono che si tratti di ordinaria assistenza sociale.

Inaccettabile

– Se Israele trattiene i fondi, sarà una misura punitiva inaccettabile che indebolirà le istituzioni palestinesi e contribuirà a un ulteriore deterioramento della già debole economia palestinese. Ciò avrà ancora una volta importanti conseguenze negative per una popolazione vulnerabile che vive sotto occupazione, ha detto Huitfeldt a NTB all’inizio di questo mese.

Il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu, definito il più ambizioso nella storia di Israele, ha anche deciso di limitare la libertà di movimento dei palestinesi “che guidano la lotta politica e legale contro Israele”.

Israele avverte anche di “misure” contro le organizzazioni in Cisgiordania che “promuovono attività terroristiche e inimicizia”, ​​compresi i gruppi che “con il pretesto del lavoro umanitario intraprendono una battaglia politica e legale contro Israele”.

– Se ciò viene fatto, è inaccettabile, afferma Huitfeldt, il quale sottolinea che le organizzazioni della società civile e gli attori umanitari devono poter lavorare liberamente.

(© NTB)

Angioletto Balotelli

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