La nave norvegese “Geo Barents”, gestita dall’Ong Medici Senza Frontiere (Msf), ha prelevato sabato pomeriggio 73 migranti nel Mediterraneo al largo della Libia.
L’annuncio dell’operazione è stato dato dalla stessa MSF in data Cinguettioed è stato poi riportato dall’agenzia di stampa italiana ANSA.
🔴 AGGIORNAMENTO
Un’altra barca che affonda sulla rotta migratoria marittima più pericolosa del mondo.
Il nostro team ha appena salvato 73 persone, tra cui 16 minori non accompagnati, da un gommone malsicuro e sovraffollato situato in acque internazionali al largo #Libia. pic.twitter.com/RziUiJIzoH
— MSF Mare (@MSF_Sea) 7 gennaio 2023
Poche ore dopo, è arrivato il messaggio che le autorità italiane avevano dato ai migranti della nave norvegese un rifugio sicuro ad Ancona, un porto nel mare Adriatico situato a una buona distanza a nord sullo stivale italiano – all’incirca alla stessa latitudine di Firenze in Toscana.
È stata anche annunciata l’assegnazione del porto Cinguettioe poco dopo citato da La Repubblica.
🔴NOVITÀ #Italia ci è appena stato affidato #Ancona come luogo sicuro per sbarcare le 73 persone che abbiamo soccorso 3 ore fa. Secondo le previsioni attuali, il tempo peggiorerà notevolmente da lunedì. pic.twitter.com/bYydS1S4Fs
— MSF Mare (@MSF_Sea) 7 gennaio 2023
Ad Ancona l’Italia ha inviato anche la nave norvegese “Ocean Viking”, gestita da SOS Méditerranée, dopo che la Ong francese ha recentemente prelevato 37 migranti dalla Libia.
Secondo un decreto legge italiano entrato in vigore dal nuovo anno, le ONG del settore della migrazione possono ora effettuare solo un’operazione di salvataggio prima di richiedere un porto. La violazione della regola comporta il rischio di multe e arresto della nave.
Allo stesso tempo, le autorità italiane hanno iniziato ad assegnare porti più a nord del paese piuttosto che in Sicilia, in modo che le navi di migranti spendano più tempo e denaro tra ogni operazione fuori dalla Libia, e quindi trasportino meno migranti nel nostro continente.
Questa inversione di marcia nella politica migratoria italiana ha immediatamente sollevato interrogativi su quando le ONG inizieranno a contestare le nuove regole.
Finora Medici Senza Frontiere ha seguito le regole, ma ora le sta sfidando Cinguettiodove chiedono anche al Viminale italiano un porto più vicino.
MSF evita di menzionare che i porti più vicini sono nel continente africano, non in Italia.
In base alle nuove regole, i migranti avranno immediatamente la possibilità di chiedere asilo a bordo delle navi delle ONG, il che viene interpretato come il governo italiano che intende trasferire la responsabilità per i migranti agli Stati di bandiera delle navi – in entrambi i casi la Norvegia.
Il fatto che ‘Ocean Viking’ e ‘Geo Barents’ siano entrambi diretti verso Ancona solleva dubbi sul fatto che l’Italia intenda compiere un nuovo passo politico per contrastare il traffico di migranti nel paese.
L’Italia rende la vita un po’ più difficile alle ONG del settore della migrazione