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L’icona della moda italiana Donatella Versace si esprime contro le politiche anti-LGBT dell’Italia.
Recentemente, durante la settimana della moda di Milano, la stilista ha ricevuto un Premio Umanitario per la sua inclusione nei CNMI Sustainable Fashion Awards, e ha usato il suo discorso di ringraziamento per criticare il trattamento riservato alle minoranze e alle persone LGBT nel suo paese d’origine.
Nel suo discorso ha criticato le politiche anti-LGBT del primo ministro italiano Giorgia Meloni.
“Le nostre autorità stanno ora cercando di privare i cittadini del diritto di vivere come desiderano. Stanno cercando di imporre restrizioni alle nostre vite”, ha detto Donatella Versace, secondo The Hollywood Reporter.
Versace, che ha assunto la carica di capo designer del marchio di lusso Versace dopo l’assassinio di suo fratello Gianni Versace nel 1997, ha anche sottolineato l’importanza della libertà di espressione, la capacità di crescere una famiglia e il diritto di amare chi vogliamo.
“Dobbiamo lottare per la libertà. In un momento in cui le persone trans subiscono una violenza orribile, i bambini nelle famiglie gay rischiano di perdere i propri figli e le minoranze vengono attaccate da nuove leggi, abbiamo ancora molto da fare”, ha affermato Versace.
Versace ha condiviso anche la sua storia personale, raccontando l’uscita di scena del fratello Gianni. Allora aveva 11 anni e la sua apertura mentale e il suo amore l’hanno influenzata. Ha anche affermato che lei stessa ha accettato il suo ruolo di icona gay e che continuerà a lottare per la libertà, l’uguaglianza e l’inclusione.
“Ho creato la mia famiglia, basata sull’amore incondizionato. I miei amici e il mio team non sono definiti da razza, religione, età, genere o orientamento sessuale, ma da creatività, apertura, gioia ed empatia. Questi sono i valori che contano. Se potessimo essere tutti più accoglienti e comprensivi gli uni con gli altri, il mondo sarebbe meraviglioso.
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