Sabato, numerose organizzazioni e partiti politici hanno preso parte alla protesta a Roma. Foto: Gregorio Borgia/AP/NTB
Per NTB | 05.11.2022 20:11:25
Politica: – No alla guerra. No all’invio di armi.
Questo era il messaggio su un grande striscione portato dai manifestanti mentre una folla più numerosa gridava “dare una possibilità alla pace”.
L’Italia, membro della NATO, ha sostenuto l’Ucraina dall’inizio della guerra, anche con consegne di armi.
Il nuovo premier di estrema destra Giorgia Meloni ha detto che non cambierà e che presto arriveranno nuove armi.
Ma alcuni, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte, hanno affermato che l’Italia dovrebbe invece intensificare i negoziati.
Secondo la polizia, circa 30.000 persone hanno preso parte alla marcia per la pace, dove erano rappresentate numerose organizzazioni e partiti. Tra questi c’erano gli ex partiti al governo, il Partito Democratico (PD) e il Movimento Cinque Stelle (M5S).
– Le armi sono state inviate all’inizio con la motivazione che avrebbero impedito un’escalation, ha detto all’agenzia di stampa AFP il manifestante Roberto Zanotto.
– Nove mesi dopo, mi sembra che ci sia stata un’escalation. Guarda i fatti: l’invio di armi non aiuta a fermare una guerra, aiutano a combatterla, dice Zanotto.
La studentessa Sara Gianpietro ritiene che il conflitto si stia trascinando armando l’Ucraina.
– Questo ha conseguenze economiche per il nostro Paese, ma anche per il rispetto dei diritti umani, dice.
I ministri degli Esteri dei paesi del G7, Italia compresa, venerdì scorso hanno promesso un sostegno continuo all’Ucraina nella lotta alla Russia.
Appassionato di Internet. Specialista di musica. Esperto di cibo. Secchione dei social media. Orgoglioso fan del web. Evangelista televisivo impenitente