Caos al Giro d’Italia: i corridori minacciano di rifiutarsi di partire

Tempo di lettura: 3 minuti

Martedì mattina presto siamo arrivati dichiarazione congiunta dell’associazione corridori CPA, da cui è emerso che tutti i corridori presenti avevano votato per modificare la tappa odierna del Giro d’Italia e rimuovere il Col Umbrail dal percorso.

La vetta della montagna è a 2485 metri sul livello del mare, dove attualmente c’è neve e temperature molto basse, e nel comunicato della CPA è stato chiarito che i corridori non prenderanno la partenza della tappa, se questa non verrà modificata.

La partenza della 16a tappa era inizialmente prevista da Livigno, a 1.900 metri di quota, ma martedì mattina nevicava già abbondantemente e le temperature alla partenza erano scese fino a zero gradi.

L’organizzatore RCS Sport aveva tra l’altro proposto un parcheggio in cima al Col de l’Umbrail, dove il percorso sarebbe stato neutralizzato per tre minuti e dove i corridori avrebbero potuto indossare abiti asciutti.

Il CPA ha reagito con forza a questa soluzione.

– Siamo nel 2024. Fermare e riprendere una gara in tali condizioni è inaccettabile. Come dice un direttore sportivo: “Sarà uno spettacolo di merda”, scrive l’associazione nel suo comunicato.

Nella finestra sottostante potete vedere un video della zona partenze della squadra Intermarché. (il caso continua di seguito)