Lui riporta Gazzetta dello Sport e diversi media italiani.
L’ex giocatore di Chelsea e Juventus combatteva da diversi anni contro un cancro al pancreas, ma è morto venerdì.
Vialli ha iniziato la sua carriera da senior alla Cremonese, prima di passare alla Sampdoria, dove è diventato campione nel 1991, al fianco, tra gli altri, di Roberto Mancini.
Dopo aver giocato per il club genovese tra il 1984 e il 1992, l’attaccante è stato ceduto alla Juventus. Lì è diventato campione della serie nel 1994-95. La stagione successiva vince anche la Champions League con il club torinese.
Nell’estate del 1996, Vialli ha fatto parte della rivoluzione italiana al Chelsea, club della Premier League. Insieme a Roberto Di Matteo e Gianfranco Zola, ha contribuito notevolmente alla professionalizzazione del club londinese sotto la guida di Ruud Gullit.
Si è esibito con, tra gli altri, Tore André Flo, Erland Johnsen e Frode Grodås.
Con il Chelsea ha vinto la FA Cup, la Coppa di Lega e la Coppa delle Coppe alla fine degli anni ’90 e ha anche allenato il club nel 1998-99.
Dopo essersi ritirato da giocatore, ha anche assunto responsabilità manageriali allo Stamford Bridge. Ha anche avuto un breve periodo come allenatore del Watford nei primi anni 2000.
Vialli ha giocato 59 partite e segnato 16 gol per la nazionale italiana e ha preso parte a due Mondiali – nel 1986 e nel 1990.
Nel 2019 è stato assunto come capo delegazione della nazionale italiana dal suo caro amico, l’allenatore Roberto Mancini. Insieme hanno vinto la CE con l’Italia nel 2021.