Il 2022 è stato l’anno più caldo e secco mai registrato in Italia. Ma per chi spera in un 2023 migliore, il nuovo anno non è iniziato bene.
Dopo alcune piogge a gennaio, nelle ultime settimane il tempo è stato completamente secco nel nord Italia. In diversi luoghi stanno ora suonando campanelli d’allarme a causa della scarsità d’acqua.
– Mai visto il lago così secco
Il clima caldo e secco ha fatto sì che le Alpi ricevessero meno della metà della neve che normalmente ricevono durante l’inverno. La mancanza di acqua di disgelo della catena montuosa, unita al clima caldo di febbraio, ha portato a gravi carenze idriche in numerosi fiumi e laghi italiani.
Nel Lago di Garda, il lago più grande d’Italia, il livello dell’acqua ha raggiunto il massimo storico. Elena Corban ha detto a Reuters che l’acqua ora è così bassa che può attraversare le isole verso le quali normalmente prenderebbe una barca.
– Vivo qui da 18 anni e non ho mai visto il lago così secco. È davvero brutto, quindi spero che pioverà.
Le gondole si incagliano
Nella città dei canali di Venezia c’è sempre stato il maggior rischio di allagamenti e allagamenti. Ma quest’anno, diversi canali stanno lottando con livelli d’acqua così bassi da non poter essere utilizzati.
Diverse settimane di tempo asciutto non hanno lasciato quasi altro che fango e le famose gondole non possono passare senza incagliarsi.
Grande minaccia per l’agricoltura
Il fiume più lungo del paese, il Po, scorre dalle Alpi al mare Adriatico ed è molto importante per l’agricoltura. Circa un terzo della produzione agricola italiana proviene dalle aree fluviali.
A luglio è stato dichiarato lo stato di emergenza nelle vicinanze del Po. È stata la peggiore siccità nella regione degli ultimi 70 anni e ha colpito duramente molti agricoltori. I prodotti agricoli per un valore di circa 60 miliardi di corone norvegesi sono stati distrutti, secondo l’organizzazione agricola Coldiretti.
Quest’anno c’è già poca acqua per cominciare, fino al 61% in meno di acqua nel fiume rispetto al normale per questo periodo dell’anno.
Associato al cambiamento climatico
– L’anno 2023 è appena iniziato, ma sta già mostrando segni preoccupanti di eventi meteorologici estremi e siccità, afferma Giorgia Zampetti dell’organizzazione ambientalista italiana Legambiente.
L’organizzazione afferma che è necessaria una strategia nazionale per l’acqua e riduzioni immediate delle emissioni climatiche.
La scorsa estate, l’allora primo ministro Mario Draghi ha anche affermato che non c’erano dubbi sul fatto che il cambiamento climatico stesse giocando un ruolo nell’attuale crisi idrica.
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