«I cittadini virtuosi saranno premiati», dice il sindaco e responsabile dei sistemi digitali di Bologna. Paga Bologna Oggi.“ Lo ha detto quando il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, insieme a Massimo Bugani, assessore all’Agenda digitale e all’uso sociale dei dati, ha annunciato il Piano di innovazione digitale 2022-2024 del Comune.
Il consigliere M5s Bugani è particolarmente affezionato allo strumento Smart Citizen Wallet, che ha sperimentato a Roma quando era capo di gabinetto della sindaca Virginia Raggi: “A settembre lanceremo un progetto pilota per la città: in centro ci sono è il cittadino virtuoso, quello che, per esempio, differenzia bene i rifiuti o non spreca energia, o usa i mezzi pubblici e non riceve multe, o ancora è attivo con la Card di Bologna Welcome. A queste persone il comune dice “ti daremo un voto”, parte di una circolare premiante con agevolazioni economiche per i singoli utenti.
Se in Europa c’erano anche premi in denaro, attraverso il modello Bitcoin, qui “pensiamo alle riduzioni di Tper, Hera, Bologna Welcome con la stessa Cultura Card: a seconda dei punti si ottengono dei premi, un po’ come quando sei al supermercato – è la metafora usata da Bugani – ti danno o 20 bicchieri o 2 barattoli. Continuiamo anche ad allargare la platea con altri soci, se piace ai bolognesi continueremo”.
Non c’è paura di invadere la privacy in tutto questo? chiede Bologna Today.
“Il cittadino interessato – precisa Bugani – dovrà ovviamente rendersi disponibile, firmando, e nessuno sarà obbligato a partecipare al meccanismo premiale. Credo però che aderiranno in tanti. Intanto per i “pochi digitali” , dal 6 aprile sarà aperta una soluzione permanente con diverse associazioni per colmare il gap per gli over 65.
Ispirato al sistema di credito sociale cinese
È la Cina il paese leader in questo modo di filtrare, classificare e controllare i cittadini attraverso il suo sistema di credito sociale (cinese: 社社信用机机; pinyin: shèhuì xìnyòng tǐxì). In Occidente, questo sistema è diventato criticato per essere totalitario, ma è chiaro che l’Occidente punta a seguirne l’esempio, e Bologna è la prima a uscire.
Avvertimenti al Parlamento europeo
I deputati hanno avvertito che queste misure di controllo sono state oggetto di lo scorso anno, scrivono Discorsi quotidiani. Durante una conferenza stampa che si è svolta il 24 novembre 2021 al Parlamento europeo di Strasburgo, quattro eurodeputati hanno spiegato perché il certificato verde viola i diritti fondamentali delle persone e altri argomenti correlati. Durante questa conferenza stampa, l’eurodeputato rumeno Cristian Terhes ha dichiarato:
“È chiaro che stiamo assistendo alla sinificazione dell’Europa. Perché vediamo cosa sta succedendo in Cina con il punteggio di credito sociale, dove il governo controlla e monitora tutti dall’inizio alla fine. Tutto quello che fanno, tutto, ovunque vadano, ecco tutto, sai – controllano tutto e guardano tutto. Questo è un esempio di tirannia.
“Quando il governo sa tutto di te – dove stai andando, cosa hai fatto mentre eri lì, dove stai entrando – è un sistema tirannico. E abbiamo visto questo sistema essere implementato, proprio ora, sotto la guida di Ursula von der Leyen, lentamente ma inesorabilmente, nell’UE.
“Il certificato verde è stato solo un primo passo. Al momento in Parlamento si stanno discutendo alcune altre proposte: l’identità del portafoglio europeo, come la tessera previdenziale europea. Tutte queste cose creano un sistema che monitorerà, controllerà, monitorerà e differenziare i diritti di tutti i cittadini europei.
Commento
Ci deve essere un posto speciale nell’Inferno di Dante per le persone che introducono tali sistemi totalitari.