Politici europei hanno fatto appello al Tribunale dell’Aia per il rimpatrio dei migranti in Libia – Documento

Matteo Salvini, Marco Minniti e Federica Mogherini. Foto: Presidenza italiana, Ministero dell’Interno italiano e Governo ucraino / Wikimedia Commons.

L’ONG con sede a Berlino Centro europeo per i diritti costituzionali e umani (ECCHR) ha perseguito davanti alla Corte penale internazionale dell’Aia diversi politici e funzionari pubblici europei, in particolare italiani, per “crimini contro l’umanità” in cooperazione con le autorità libiche rimpatri forzati di migranti in barca verso la Libia.

Tra gli imputati dagli avvocati dell’Ong ci sono gli ex ministri dell’Interno italiano Matteo Salvini e Macro Minniti, l’ex capo degli affari esteri dell’UE Federica Mogherini, il primo ministro maltese Robert Abela e il suo predecessore Joseph Muscat e l’ex capo dell’agenzia per le frontiere dell’UE, Frontex, Fabrice Leggeri , nonché alcuni funzionari delle autorità italiane di soccorso marittimo, riferiscono Agenzia Giornalistica Italia (AGI).

La Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha sporto denuncia con il supporto della ong tedesca Sea Watch, chiede al tribunale di pronunciarsi sulla responsabilità penale degli imputati per le operazioni in mare in cui i migranti sono stati intercettati nel periodo dal 2018 al 2021, secondo informazioni italiane. agenzia.

Secondo le organizzazioni, è complicità in gravi violazioni dei diritti umani quando le autorità europee forniscono assistenza sotto forma di finanziamenti, navi, attrezzature e ricognizioni alla guardia costiera libica, oltre a partecipare direttamente ad alcune delle loro operazioni nel Mediterraneo, ad esempio condividendo l’intelligenza.

La richiesta di azione penale nei confronti delle suddette persone si basa su documenti che Sea Watch e altre ONG del settore marittimo di migranti hanno raccolto nel tempo, oltre a resoconti dei media. La documentazione fa riferimento a dodici episodi concreti in mare.

Sono le condizioni in Libia che, secondo i denuncianti, indicano che i rimpatri forzati sono crimini contro l’umanità. Le organizzazioni fanno riferimento alla privazione della libertà nei centri per migranti libici, dove sarebbero avvenuti numerosi abusi contro i migranti. Stabiliranno quindi legalmente che nessun migrante debba essere riportato in Libia dopo essere salpato.

Nel frattempo, la CEDU chiede la fine di qualsiasi politica volta a impedire ai migranti di lasciare la Libia per l’Europa, nonché l’istituzione di un servizio di soccorso europeo che operi in tutto il Mediterraneo.

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Angioletto Balotelli

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