Lo sfondo della causa è una dichiarazione in cui Saviano ha criticato le opinioni di Meloni sull’immigrazione. La pena può arrivare fino a tre anni di reclusione.
Saviano è noto soprattutto per il libro “Gomorra”, che tratta della mafia napoletana della camorra e che è diventato un bestseller internazionale. Dall’uscita del libro, ha vissuto sotto la protezione della polizia a seguito delle minacce di morte della mafia.
La dichiarazione sulla Meloni, che allora guidava il piccolo partito conservatore nazionale di opposizione Fratelli d’Italia, è stata fatta durante un’intervista televisiva nel dicembre 2020.
A Saviano è stato chiesto di commentare la morte di un bambino di sei mesi dalla Guinea quando una barca che trasportava migranti è affondata nel Mediterraneo.
Il giornalista ha puntato il dito contro la Meloni e Matteo Salvini, leader del partito di estrema destra della Lega, oggi parte della coalizione di governo di Meloni.
“Siete bastardi”
– A Meloni e Salvini voglio solo dire: bastardi! Come hai potuto, disse.
Meloni e Salvini hanno poi citato in giudizio Saviano per diffamazione. Martedì si apre il caso Meloni, mentre per febbraio è previsto il caso promosso da Salvini.
L’organizzazione per la libertà di parola PEN International ha chiesto alla Meloni di ritirare le accuse contro il giornalista italiano.
– Portando avanti questa causa contro di lui, lei invia un messaggio agghiacciante a tutti i giornalisti e scrittori di questo Paese che forse non osano più esprimersi liberamente per paura di rappresaglie, dice una lettera al presidente del Consiglio italiano del PEN.
linea dura
Il governo Meloni ha preso una linea dura nei confronti di rifugiati e migranti e lo scorso fine settimana ha rifiutato di consentire alle navi di soccorso con diverse centinaia di persone a bordo di attraccare in Italia.
Ha scatenato una disputa con la Francia, che ha ricevuto una delle navi, la Norwegian Ocean Viking.
– Questo governo di estrema destra ha bisogno di nemici che soddisfino due criteri: o nemici che non hanno voce, come i migranti, o figure ben note in modo che la punizione possa essere vista come un deterrente, dice Saviono.
– Sarà ancora più difficile per i giornalisti riferire ciò che sta accadendo ed esprimere opinioni in cui rischi di dover difendere la tua libertà di espressione in tribunale quando critichi il governo e la politica disumana, dice.
(© NTB)
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