Gli italiani probabilmente avranno la risposta mercoledì se Draghi riuscirà a mettere insieme un nuovo governo di coalizione o se chiederà di dimettersi nuovamente. Quando ha rassegnato le dimissioni giovedì scorso, il presidente Sergio Mattarella ha detto di no.
Le dimissioni di Draghi sono state clamorose poiché il suo governo a sei partiti gode ancora della fiducia di un’ampia maggioranza nell’Assemblea nazionale. Ma lui stesso ritiene che il disaccordo al governo sia troppo grande dopo che uno dei partiti, il Movimento Cinque Stelle, ha rifiutato di votare sì a una proposta volta ad aiutare le imprese e le famiglie a far fronte al forte aumento dei prezzi.
Ora gran parte dell’Italia sta dirigendo la sua rabbia contro il Movimento Cinque Stelle, guidato dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Molti accusano il partito di voler silurare il governo Draghi perché ha bisogno di essere marchiato dopo la caduta nelle urne.
Poche settimane fa, il partito ha perso anche 60 parlamentari quando il ministro degli Esteri ed ex leader del partito Luigi Di Maio si è staccato e ha formato il proprio partito per protestare contro la politica ucraina del partito. Tra l’altro, il Movimento Cinque Stelle si oppone all’invio di armi da parte dell’Italia in Ucraina.
Discarica controversa
Il partito stesso dice che non si lascerà più schiacciare da altri partiti al potere e non ha avuto scelta quando la scorsa settimana si è astenuto in una votazione che è servita anche da voto di fiducia a Draghi.
La proposta significava anche che il governo aveva dato il via libera alla costruzione di un grande impianto di incenerimento dei rifiuti a Roma, cosa che il partito ha affermato da tempo che non avrebbe mai potuto accettare.
Gli esperti ritengono che il comportamento del Movimento Cinque Stelle sia un tentativo di uscire dal governo in modo da poter riconquistare gli elettori di base fino alle prossime elezioni. Nel 2018 il partito ha ottenuto il 33% dei voti, ma da allora il sostegno è sceso a circa un terzo di quella cifra, secondo i parametri raccolti da Politica.
Gli esperti ritengono che Conte si aspettasse che Draghi rimanesse primo ministro per garantire stabilità politica in un momento in cui il Paese è duramente colpito dalla guerra in Ucraina e dall’aumento dei prezzi.
– Hanno colto l’occasione per provare a diventare un partito di opposizione per sbarazzarsi del governo prima delle prossime elezioni del maggio 2023, spiega Daniela Preziozi, giornalista politica del quotidiano Domani.
– Incredulità e preoccupazione
Ma il processo è rischioso. Draghi ha subito rassegnato le dimissioni, ma è stato rifiutato dal presidente. Da allora, diversi partiti al governo e più di 1.000 sindaci hanno chiesto a Draghi di restare.
I sindaci esprimono incredulità e preoccupazione per il “comportamento irresponsabile” del Movimento Cinque Stelle.
Se Draghi insiste che vuole dimettersi, potrebbe portare a nuove elezioni in ottobre, un periodo tipicamente utilizzato per approvare il bilancio statale per il prossimo anno.
Draghi è lui stesso un indipendente, ma guida una coalizione che spazia dalla Lega di estrema destra al socialdemocratico Articolo Uno. Il governo è composto anche da Italia Viva, Partido Democratico, Forza Italia e Movimento Cinque Stelle.
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, accusa il Movimento Cinque Stelle di mentire, molestare e aggredire gli avversari. Ha “distrutto tutto”, crede.
Anche i leader di destra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini sono scortesi e accusano il partito di essere incompetente e inaffidabile.
Secondo Preziosi è stata la rottura con Di Maio a innescare la crisi.
– Non era più la festa più grande e quindi è diventata irrilevante, ha detto.
– Vendetta politica
Conte in questo fine settimana ha ricevuto aspre critiche anche dall’ex compagno di partito Di Maio, che in un’intervista al quotidiano Il Messaggero ha affermato che Conte aveva lanciato una vendetta politica contro Draghi perché non aveva potuto accettare di doverlo fare. partire. Palazzo Chigi, la Presidenza del Consiglio, l’anno scorso.
Poi Conte ha provato a formare il suo terzo governo, ma per mancanza di sostegno l’incarico di governo è stato affidato a Draghi, l’ex capo della Banca Centrale Europea.
La decisione di Conte potrebbe però rivelarsi fatale per il proprio futuro politico. Indipendentemente dal fatto che il governo sopravviva o meno nei prossimi mesi, il Movimento Cinque Stelle si radicalizzerà per sopravvivere politicamente, crede Preziosi.
– Per questo la prossima vittima sarà Conte, un leader di ampio profilo, che non può essere il capitano di un movimento che torna alle sue radici protestanti, dice.
Giovanni Orina, direttore della Luiss School of Government di Roma, va oltre. Crede che l’intero Movimento Cinque Stelle, un tempo formato dal comico Beppe Grillo, sia in cattive condizioni.
Il movimento soffre di una profonda crisi di identità e non è più come lo sapevamo una volta, dice.
– Il partito trasse grande profitto dal malcontento, ma non riuscì a trasformarlo in un progetto positivo. Ed è così che è finita, dissolta nel nulla, nell’aria, aggiunge
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