Le forti piogge hanno recentemente colpito duramente la regione italiana del Veneto. Particolarmente colpite sono state le città di Padova e Vicenza.
Di questo potrebbero occuparsi gli esperti organizzatori del Giro d’Italia nei prossimi giorni. La penultima tappa di sabato si svolgerà dall’Alpago a Bassano del Grappa, proprio nella zona colpita dall’alluvione.
Supporti ciclistici Flash della ruota scrive che i fiumi vicentini, padovani e bassanesi del Grappa sono completamente esondati. Padova è anche la città obiettivo della 18esima tappa del Giro da giovedì.
Le immagini che circolano sui social network mostrano strade allagate in diversi villaggi della zona in questione.
Critiche ricevute
L’organizzatore del Giro non ha ancora rilasciato commenti sulla situazione delle inondazioni.
Martedì il direttore di gara Mauro Vegni e la sua squadra hanno ricevuto molte critiche per la gestione della 16a tappa. Condizioni caotiche sono emerse dopo che gli atleti hanno richiesto congiuntamente che il percorso fosse modificato a causa delle condizioni meteorologiche estreme.
La neve si era già sciolta nella zona partenza di Livigno e, inoltre, si sono registrate precipitazioni e temperature gelide al Passo Umbrail che i corridori hanno dovuto attraversare.
– Questo non sarebbe mai successo nel 99% delle situazioni simili. È un peccato che questo accada nel 2024 e abbiamo ancora dinosauri che davvero non vedono il lato umano delle cose, ha detto a Eurosport la stella del ciclismo australiano Ben O’Connor mentre regnava il caos.
Dopo le trattative tra gli attori coinvolti, finalmente è arrivato il chiarimento che tutti aspettavano. L’inizio della tappa è stato spostato dopo il Col de l’Umbrail.
Tanti problemi meteorologici
secondo Adam Hansen , capo dell’associazione dei ciclisti, il passo Umbrail è stato chiuso in giornata dalle autorità locali. Il Giro quindi non avrebbe comunque potuto usufruire di questo tratto.
Anche all’inizio della stagione gli dei del tempo non sono stati clementi con le stelle del ciclismo. Durante la classica Freccia Vallone, grandi tratti del terreno erano ghiacciati e hanno dovuto rompersi sotto l’effetto della neve e del freddo.
Tobias Foss (Ineos) e Vegard Stake Laengen (UAE) sono i due norvegesi rimasti al Giro d’Italia. Torstein Træen ha smesso di correre a causa di un infortunio.
Lo sloveno Tadej Pogacar conduce egregiamente la corsa.
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