Il presidente italiano Sergio Mattarella ha appoggiato Giuseppe Conte come primo ministro in un nuovo governo composto dai partiti populisti scettici nei confronti dell’UE, M5S e Lega.
Conte riceve così il via libera per formare quello che l’agenzia di stampa AP descrive come il primo governo populista dell’Europa occidentale.
Il Movimento Cinque Stelle (M5S) è spesso descritto come populista, ma è difficile da collocare nel panorama politico tradizionale. La Lega anti-immigrazione è di estrema destra. Entrambi i partiti criticano la cooperazione tra l’UE e l’eurozona.
Conte è stato convocato mercoledì pomeriggio a un incontro con Mattarella. Ore dopo, era chiaro che Mattarella aveva chiesto al 53enne professore di diritto di formare un governo.
Ho usato la biblioteca
Giuseppe Conte non ha alcuna esperienza politica pregressa. Il Movimento Cinque Stelle (M5S) e la Lega lo hanno nominato lunedì, ma da allora i media italiani hanno messo in dubbio il suo impressionante record.
Oltre ad essere professore di diritto a Firenze, Conte afferma di aver visitato diverse università prestigiose, tra cui la Cambridge britannica e la Sorbona francese.
Dal curriculum di dodici pagine risulta inoltre che ha perfezionato e aggiornato i suoi studi alla New York University. Tuttavia, secondo l’università, l’italiano non ha mai avuto alcuno status ufficiale nell’università. Diverse estati, tuttavia, gli fu permesso di utilizzare la biblioteca universitaria per le sue ricerche.
Conte afferma inoltre di aver svolto i suoi studi di giurisprudenza presso un istituto di Vienna che si rivelò essere una scuola di lingue.
“Conte ha imbrogliato con il suo curriculum”, scrive l’edizione di mercoledì del quotidiano La Repubblica.
“Il dossier del curriculum è aperto. Il futuro di Conte è incerto”, scrive il Corriera della Sera.
Bambola che annuisce?
Gli analisti, tuttavia, affermano che sarebbe più difficile per Conte convincere Mattarella che avrà un ruolo autonomo e indipendente come primo ministro e che non finirà come un burattino per qualunque cosa vogliano i populisti.
Il leader della Lega Matteo Salvini e Luigi Di Maio del M5S volevano diventare primo ministro. Ma poiché non è riuscito a raggiungere un accordo, la scelta è caduta sul candidato di compromesso Conte.
L’avvocato è stato anche avvocato personale di Di Maio, ma politicamente resta una tabula rasa.
Il M5S ha già ricevuto critiche secondo cui i politici del movimento, soprattutto a Roma, agiscono solo su ordine del gruppo centrale di esperti del movimento. Sei mesi dopo che Virginia Raggi era stata eletta sindaco della capitale italiana nel 2016, il fondatore del M5S Beppe Grillo è intervenuto personalmente per ripulire il caos.
L’amministrazione Raggi è stata poi colpita da un grave scandalo che ha portato sia all’indagine della polizia che alle dimissioni di numerosi funzionari politici.
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