RECENSIONE: L’anno scorso ci ha portato un altro carico di libri storici su Roma. Non c’è quasi un selciato a Roma che non abbia una propria sezione in un libro norvegese sulla città. Molti meno si preoccupavano del passato e del presente drammatico e recente di Roma e dell’Italia. Forse è per questo che i libri di Simen Ekern sono così accattivanti e interessanti.
Il primo libro di Ekern parlava di Silvio Berlusconi. Questa volta tocca a Roma. Ha un genuino interesse per la storia moderna dell’Italia e ha una conoscenza e un’analisi di questo paese contorto che impressiona, diverte e illumina. Fascisti, assassini e le loro vittime, ragazzi di strada, terroristi e artisti eccentrici sono qui rappresentati in modo tale che la realtà supera ancora una volta la finzione.
La lotta per il potere dei “Rom” inizia nell’Italia del dopoguerra, dove l’apparente fascismo è un capitolo chiuso. Ma dietro a tutto ci sono la Guerra Fredda, la Chiesa Cattolica e la CIA. Forze potenti che vedono come una minaccia il crescente sostegno all’eurocomunismo italiano. Nel momento stesso in cui Federico Fellini, Anita Ekberg, Ingrid Bergman e altre star del cinema internazionale fanno di “Via Veneto” la strada più importante da vedere e rivedere in Europa, la lotta di potere più invisibile tra Roma e l’Italia è in pieno svolgimento. oscillazione. La battaglia è tra l’estrema destra e l’estrema sinistra. E in mezzo, ma con una forte spinta a destra, ci sono la Democrazia Cristiana, la Chiesa e la mafia. È questa lotta di potere che ha cavalcato Roma come una giumenta dopo la guerra e nella quale Ekern ci coinvolge, e lo fa in modo convincente.
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