Comunque, venerdì 16 giugno.
Aftenposten ha riferito lunedì che i rappresentanti di una fabbrica svedese verranno a Oslo e dimostreranno “la speciale tecnologia con lamine che fanno ‘volare’ la barca sopra l’acqua”. Arrivano con poco più di 60 anni di ritardo.
Nell’articolo non viene menzionato in una parola che il primo aliscafo fu messo in circolazione nel fiordo di Oslo nel 1963. Diversi aliscafi circolarono regolarmente fino al 1973, principalmente tra Oslo e Horten. L’innovazione ha lottato con problemi tecnici, finanze difficili e quindi è stata definitivamente abbandonata nel 1973. L’anno scorso, anche un catamarano con cuscino d’aria è stato messo in funzione sul fiordo di Oslo.
Quando le “barche volanti” sono decollate qui nel fiordo, già da tre o quattro anni volavano a tutta velocità nelle acque intorno a Stavanger. Lì furono i primi nel paese ad avere aliscafi.
In Norvegia sono stati costruiti un totale di dieci aliscafi. Viaggiavano a 34 nodi (circa 60 km/h) e potevano trasportare tra i 70 ei 100 passeggeri. L’idea dei motoscafi che si potrebbero immaginare montati su trampoli e che girano sull’acqua è nata probabilmente in Italia, e per niente in Svezia.
Ma gli svedesi devono avere una cosa: possono essere i primi a realizzare hovercraft che funzionano con l’elettricità. Se ci riescono, saranno hovercraft silenziosi. Silenziosi non erano i vecchi aliscafi…
La storia degli aliscafi nelle acque norvegesi non è solo nascosta e dimenticata, è anche emozionante. Forse l’Aftenposten può darcelo? Il libro di Bjørn Foss del 1989 “Hurtigbåten – dammeldampens arvtager” può essere un buon punto di partenza.
Stein Erik Kirkeboen, Oslo
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