Giocatore della nazionale italiana condannato a cinque anni di carcere per partite truccate

Giocatore della nazionale italiana condannato a cinque anni di carcere per partite truccate


Foto: Antonio Calanni/AP/NTB

Armando Izzo, difensore centrale del Monza, squadra di Serie A con tre presenze con l’Italia nella graduatoria di merito, è stato condannato a cinque anni di carcere per partite truccate.

È stato giudicato colpevole di aver aiutato la mafia del Napoli a sistemare una partita nove anni fa. Il 31enne ha subito dichiarato che avrebbe presentato ricorso contro la condanna.

– Sono molto deluso. Sono stato assolto per aver truccato una partita il 25 maggio 2014, ma dichiarato colpevole di aver truccato una partita il 17 maggio, partita che non ho nemmeno giocato. Leggerò il ragionamento con i miei difensori e faremo appello, ha detto secondo il rapporto Gazzetta dello Sport.

Izzo è comparso in tribunale a Napoli accusato di aver contribuito a sistemare una partita di Serie B tra il Modena e la sua allora squadra Avellino. È stato giudicato colpevole di partecipazione a criminalità organizzata e frode sportiva.

Il cugino di Izzo, Umberto Accurso, sospettato di essere un membro della mafia, è stato condannato a 18 mesi di carcere. C’era anche un’altra persona accusata di complicità.

Il Monza, di proprietà dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sostiene Izzo e afferma in un comunicato che il club crede nella sua innocenza.

(© NTB)

Eusebio Ferri

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