Giovedì l’Italia ha dato il suo contributo al Fondo ombrello tunisino per la resilienza economica e l’inclusione (TERI), attuato dalla Banca mondiale, che mira a rafforzare la capacità della Tunisia di rispondere alle sfide economiche e sociali. quelli esistenti e sostenere le riforme.
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Banca Mondiale hanno firmato oggi a Tunisi un accordo di finanziamento di 1 milione di euro a favore del programma di riforme in Tunisia, ha indicato l’Agenzia per la Cooperazione Italiana allo sviluppo in un comunicato.
Il fondo TERI è strutturato attorno a un fondo fiduciario multipartner e tre fondi associati (Moussanada, Compact with Africa e TRACE).
L’Italia si unisce agli altri donatori in questo accordo; L’UE, i Paesi Bassi, la Germania, la Svizzera, la Gran Bretagna e la Norvegia, che hanno avviato una cooperazione con la Banca Mondiale per contribuire agli obiettivi di sviluppo della Tunisia nell’ambito del Fondo TERI.
Il contributo italiano mira a rafforzare l’unità di esecuzione nella presidenza del governo, con l’obiettivo di facilitare il coordinamento e accelerare l’attuazione delle riforme individuate come di primaria e immediata importanza dal governo tunisino.
Durante la cerimonia della firma, avvenuta presso la residenza italiana di Tunisi, l’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Fabrizio Saggio, ha confermato che “questo accordo si aggiunge ai 700 milioni di euro di progetti e programmi in corso per la cooperazione italiana nel Paese”. Nell’ambito di un approccio globale, l’accordo odierno conferma quindi l’impegno dell’Italia a sostenere il processo di attuazione delle riforme prioritarie nel pieno rispetto della volontà delle istituzioni tunisine”.
Da parte sua, il rappresentante residente della Banca Mondiale in Tunisia, Alexandre Arrobbio, ha confermato che “questo progetto ci consentirà di accelerare l’attuazione delle azioni prioritarie individuate dal governo tunisino, migliorando così i servizi pubblici ai cittadini e alle imprese. Ci impegniamo a continuare a lavorare con i nostri partner italiani per sostenere le riforme e promuovere lo sviluppo in Tunisia.
Il direttore dell’Ufficio regionale dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) a Tunisi, Andrea Senatori, ha indicato che “grazie a questo accordo, la cooperazione italiana attraverso l’AICS si inserirà in uno strumento multipartner che consentirà di incontrare le sfide di uno sviluppo locale equo e sostenibile, promuovere sinergie positive tra i diversi attori dello sviluppo e ridurre la frammentazione degli aiuti”.
“Sin dal suo lancio nel marzo 2021, TERI ha offerto uno strumento completo e flessibile per sostenere la strutturazione e la definizione delle priorità delle riforme in Tunisia, attraverso l’assistenza tecnica e i servizi di consulenza, fungendo al contempo da piattaforma di coordinamento per la politica di dialogo”, secondo la Banca mondiale.
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