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Una dichiarazione molto importante

I capi di Stato del G7 – Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Germania, Giappone, Canada e Italia – hanno quindi, in maniera del tutto inaspettata, va detto, seguito le raccomandazioni del CIO, invitando chiaramente gli organi sportivi a non mischiare sport e politica.

“Il CIO accoglie calorosamente il sostegno dato dal G7 all’autonomia dello sport e le raccomandazioni dell’organismo olimpico sulla partecipazione di atleti con passaporto russo o bielorusso, solo come singoli atleti neutrali.

Questo impegno per l’autonomia delle organizzazioni sportive arriva in un momento cruciale in cui è minacciato da alcuni governi. Pertanto, siamo molto grati ai leader del G7 per questa dichiarazione inequivocabile. ha detto il presidente del CIO Thomas Bach.

Un’affermazione che ci piace anche perché, dall’inizio di questa guerra, siamo stati uno dei pochi, se non l’unico media, ad aver osato scrivere che non bisognava mischiare sport e politica, e che ovviamente ci è valsa la sua parte di messaggi di odio. .

Lo sport deve unire e non dividere, è un principio olimpico che non va mai messo in discussione, e mai lo è stato in passato.

Per quanto ci riguarda, ora attendiamo le reazioni della Federazione Internazionale di Sci e soprattutto dell’Unione Internazionale di Biathlon, che non ha nessuna voglia di muoversi contro gli atleti russi.

Questa dichiarazione del G7 pone fine anche alle speculazioni su un possibile boicottaggio da parte di alcuni grandi paesi delle Olimpiadi di Parigi, in caso di partecipazione di atleti russi e bielorussi.

Oggi le nazioni scandinave, Norvegia e Svezia, sono sempre più sole e faranno sempre più fatica a far sentire la propria voce.